#unodinoi | un Angelo tra i ragazzi

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Angelo è la passione fatta persona. Il teatro è la linfa che lo nutre da quando ha memoria di se stesso.
Con ItaliaEducante hai portato il teatro tra i ragazzi. Perché?
Il teatro è quello spazio-tempo in cui le persone possono mettersi completamente in gioco. Oggi i ragazzi fanno fatica, usualmente, ad aprirsi, hanno un livello di auto-censura sulle loro emozioni ed i loro sentimenti che ne amputa le potenzialità. Con il modello di teatro che propongo nei laboratori di ItaliaEducante, i ragazzi sono davvero accompagnati a diventare i protagonisti della scena perché, nei vari interventi che faccio nelle classi, non utilizzo mai copioni già pronti ma partiamo da zero, costruendo a poco a poco tutta la storia che si vuole mettere in scena così da coinvolgerli totalmente.
Qual è il più bel risultato ottenuto con i ragazzi?
È chiaro che è un processo lungo, che richiede tempo e che deve prevedere un approccio progressivo ma, alla fine, i benefici si vedono, in effetti… Una delle principali conquiste, ad esempio, è una maggior consapevolezza del proprio corpo e della sua gestione nello spazio: pare incredibile ma i ragazzi, muovendosi di meno rispetto ai loro coetanei di vent’anni fa, hanno molto spesso un’esperienza del proprio corpo amputata, retratta… Imparare a gestire meglio il proprio corpo, tra l’altro, ha un impatto positivo anche nella gestione delle proprie emozioni. Ecco, la gestione delle emozioni è qualcosa che il teatro aiuta a fare in modo straordinario e di cui i ragazzi hanno impellente necessità, di questi tempi… imparare a gestire l’ansia, la paura o la vergogna è un’abilità che può fare la differenza anche sul rendimento dei ragazzi. Molto spesso si da per scontato che i ragazzi di una certa età debbano saper affrontare l’interrogazione o il compito in classe semplicemente attraverso un’adeguata preparazione. Ma non è così. Sapere le cose e riuscire a metterle in pratica o dimostrare di saperle sotto la pressione emotiva che comporta un’interrogazione o un compito in classe non è così immediato per alcuni. Così come ci vuole un metodo di studio per imparare le cose ci vuole un metodo per imparare a gestire l’emozione che può inficiare la mia prova. Ecco, il teatro, in questo, può fare la differenza. In alcuni casi, sia i ragazzi sia gli insegnanti ce lo hanno riconosciuto e direttamente confermato.
L’ambiente scuola come può facilitare l’apprendimento dei ragazzi?
Aiutare i ragazzi a trasformare emozioni forti, come ansia e paura, in qualcosa che non li affossi ma che può paradossalmente trasformarsi in energia positiva per sostenere una prova è già un gran passo avanti. Poi, certamente, c’è anche l’ambiente fisico che ha il suo impatto… La prima cosa che facciamo quando entriamo in classe è, infatti, destrutturare lo spazio, rompere l’usuale disposizione di banchi, sedie e cattedra per creare uno spazio nuovo, re-interpretato così che ci sia anche un valore simbolico importante che interviene a supporto dell’azione che stiamo facendo. Vivere in un ambiente classe che riduce il livello d’ansia, anche solo grazie ad una certa disposizione dei banchi, agevola il livello di naturale partecipazione alle attività e migliora indubbiamente il senso di appartenenza all’esperienza di gruppo che si sta vivendo.

#unodinoi è Angelo Siciliano, educatore teatrale

 

 

 

 

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