CULTURA DEL SOSPESO

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Cultura del Sospeso

CULTURA DEL SOSPESO per un welfare dal basso

Il progetto Ip Ip Urrà lancia un Manifesto sulla Cultura del Sospeso che a partire dalle festività natalizie vuole proseguire il suo cammino lungo l’arco di tre anni. In un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, diventa ancor più importante promuovere percorsi di solidarietà e responsabilità collettiva in grado di mettere al centro le famiglie quelle più fragili.

 

Per questo con Ip Ip Urrà Metodi e strategie Informali per mettere l’Infanzia Prima, progetto selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile dall’impresa sociale Con i Bambini con l’ass. chi rom e…chi no in qualità di soggetto responsabile, una rete nazionale che attraversa tutto il Paese da Scampia-Napoli alla Valle Seriana, passando per Messina, Lecce, Firenze, Roma, Moncalieri, Pioltello, Lamezia Terme e Genova per un totale di oltre 23 organizzazioni e enti, scende in campo per promuovere la Cultura del Sospeso.

Oggi più che mai è necessario costruire comunità coese capaci di unirsi intorno a sinergie efficaci per essere al fianco di chi è in difficoltà, alimentare la riflessione sul concetto del dono, per offrire occasioni di incontro e di scambio, per incoraggiare la partecipazione, la coesione e la responsabilità sociale.

Così come si è diffusa la tradizione napoletana del “caffe sospeso” vogliamo diffondere la pratica del dono per promuovere le pari opportunità per tutte le bambini e tutti i bambini, facilitando l’accesso delle famiglie alla cultura, ai servizi e alle occasioni di crescita e conoscenza».

 

Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè: uno per se stesso e uno per qualcun altro.

 

«Perché donare è un gesto di quotidiana rivoluzione, ci rende parte attiva di una comunità co-partecipante che si prende cura e rispetta la dignità di tutti e di tutte. Per costruire un welfare dal basso, disegnare relazioni resistenti per sostenerci in tempi difficili, educare le nuove generazioni e trasformare pratiche occasionali in abitudini consolidate, continuative, diffuse. Per essere parte attiva di un co-finanziamento comunitario che contrasti la povertà economica e educativa, combatta l’esclusione e la solitudine; ma anche per coltivare talenti, favorire gli incontri, condividere esperienze; e per attraversare questo tempo insieme, tutti e tutte dalla stessa parte. Come sancisce l’articolo 2 della Costituzione italiana col principio di solidarietà come dovere inderogabile di ogni cittadino e di ogni cittadina».

Vi chiediamo per questo di partecipare ciascun* come può alla Cultura del Dono, donando e diffondendo questo percorso, perchè nessun resti solo.

Per info e contatti scriveteci a culturadelsospeso@gmail.com

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