Lecce – Il primo anno di Ip Ip Urrà – Fermenti Lattici
di chiromechino2
Fermenti Lattici, da Lecce racconta il primo anno di Ip Ip Urrà.
Fermenti Lattici, Lecce
Il primo anno di attività a Lecce con Fermenti Lattici
Nonostante le complicazioni dovute all’emergenza sanitaria che hanno caratterizzato l’avvio del progetto, il bilancio di questo primo anno di attività è stato positivo. Gli interventi Lecce hanno infatti seguito il calendario prefissato con alcune azioni convertite, per alcuni mesi, in modalità domiciliare o on-line. Tra le principali attività che si sono svolte nel corso dell’anno – in collaborazione con Boboto, partner territoriale – Fermenti Lattici ha attivato di un hub montessoriano. Si tratta diuno spazio aperto alle famiglie dotato di numerosi materiali e dispositivi didattici.
Fermenti Lattici ha anche attivato un calendario di laboratori multidisciplinari (lettura, arte, tinkering, pensiero creativo, giardinaggio, teatro).
L’associazione ha organizzato un festival di quartiere “Quando la banda passò”. Il festival si è tenuto in periferia con un programma di attività all’aperto tra musica live e spettacoli per tutta la famiglia.
Nell’Istituto Penitenziario della città. Lì il progetto è presente nell’ambito di un programma di accoglienza per i minori in visita. Fermenti Lattici ha condotto laboratori e letture per bambini e bambine in attesa del colloquio con il proprio genitore detenuto. Un modo per rinsaldare il legame genitoriale. Legame messo a dura prova non solo dalla condizione detentiva ma anche dal lungo periodo in cui, a causa della pandemia, ai minori era impedito l’ingresso in carcere.
Infine è stata creata una rete di cinque librerie cittadine che aderiscono alla raccolta dei “libri sospesi” e che rientra nell’azione “La cultura del sospeso” che tutti i partner stanno avviando nelle proprie città, una rete aperta che conta sulla partecipazione di tutti per favorire l’accesso alla cultura per le famiglie in condizioni di svantaggio.
Cosa ha prodotto il lavoro in rete insieme agli altri enti
La stretta collaborazione con i partner di progetto è stata decisiva per affrontare le difficoltà di avvio delle attività.
Il continuo confronto e la condivisione di pratiche ha potenziato la capacità di impattare sul territorio. A livello locale la collaborazione con il Comune di Lecce, e nello specifico dell’Assessorato ai Servizi Sociali e al Welfare, ha favorito l’incontro con le famiglie fragili. Famiglie che sono entrate a far parte dell’utenza del progetto. Inoltre la creazione di una rete di attori locali, sancita dalla sottoscrizione di patti educativi, ha rappresentato un passo avanti in direzione dell’allargamento della comunità educante.
Ci auguriamo che possa continuare a crescere nei prossimi mesi.
L’adesione delle famiglie
L’adesione entusiastica delle famiglie è stata un grande risultato.
Le famiglie nel progetto hanno visto non solo un’opportunità per i loro bambini ma anche per gli stessi genitori. In particolare, le attività informali di orientamento ai servizi del territorio costituiscono, soprattutto per i nuclei famigliari stranieri, un riferimento prezioso e un supporto quotidiano.
L’impatto sul territorio del progetto Ip Ip Urrà
Il progetto ha offerto un sostegno importante. In particolare nel momento in cui gli effetti delle chiusure legate alla pandemia si sono resi evidenti esacerbando isolamento ed esclusione in famiglie già fragili. Nel corso dell’inverno, per evitare l’interruzione delle attività, alcuni interventi sono stati proposti in modalità domiciliare e online. L’obiettivo è stato quello di continuare a restare vicini alle famiglie e mantenere vive le relazioni con i minori.
A fine primavera, la programmazione di eventi per la famiglia, resa possibile dall’allentamento delle misure di contenimento, ha contribuito a incoraggiare l’incontro tra bambini e tra genitori.
In carcere, dove per lungo tempo i minori non hanno potuto fare visita ai genitori detenuti, la presenza dei nostri operatori e la possibilità per i bambini di trascorrere il tempo di attesa tra laboratori e momenti di lettura ad alta voce, è stato un elemento di facilitazione nel ri-approccio alla struttura.
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