Io come Dante

Stiamo ancora combattendo un nemico invisibile

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Mi sento imprigionata nello stesso inferno di Dante, svuotata nella mia vita sociale, impoverita per l'assenza di felicità che gli amici recano.

Da più di un anno mi sembra di vivere in un tunnel infinito

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Ma come tutti i tunnel anche questo avrà una fine, portandoci così a rivedere la luce.

I ragazzi di Panthakù: “L’importante è trovare la forza di andare avanti”

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"La pandemia ha cambiato il nostro modo di vedere le cose: la nostra casa, da calda e accogliente, è diventata come una prigione"

La scelta del liceo da frequentare è stata la mia Selva oscura

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Nonostante i tanti consigli, io ero Dante ed io ero Virgilio, che doveva riuscire a comprendere da solo la strada giusta da percorrere.

Un tramonto sul mare ci ricorda l’importanza delle piccole cose

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Durante la pandemia, quelle piccole cose sono state le cose che più avremmo desiderato di riavere, come una cena tra amici, o un viaggio senza meta programmato in due ore.

Una voce misteriosa ma familiare, che pone domande su cui interrogarsi

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Mi trovavo lì, a vagare nel vuoto lentamente cercando un appiglio. Frivola, ecco cos'ero. Fui amareggiata come non mai da tale definizione.

Sono passata da nuotare 5 volte a settimana a stare a letto tutto il giorno

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Capii che l'acqua è il mio Virgilio che in qualsiasi momento della mia vita riuscirà sempre a salvarmi dalla mia selva oscura.

Per mesi mi ero limitata ad esistere senza darmi la possibilità di vivere

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I sorrisi non mi appartenevano, li disegnavo forzati, nascosti sotto alla mascherina. Le giornate scorrevano veloci nella solita monotonia.

Il mio smarrimento: quando avevo solo 4 anni, mio papà è volato in cielo

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Mia mamma è stata una colonna portante nella mia infanzia ed adolescenza forte e coriacea, un’amica nel bene e nel male, il mio Virgilio.

Io come Dante