Mentor: la figura che orienta giovani con disabilità nel mondo del lavoro

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Oltre 70 gli operatori formati per accompagnare giovani con disabilità nell’orientamento e nella transizione dalla scuola al mondo del lavoro. Educatori, insegnanti, ma anche psicologi e assistenti sociali hanno partecipato al percorso formativo “Mentor: strumenti e strategie per promuovere la partecipazione lavorativa e qualità di vita” curato dal Consorzio Sir nell’ambito del progetto “Inclusi. Dalla scuola alla vita”. Conclusa a dicembre 2023, l’iniziativa ha coinvolto anche diversi Istituti scolastici di Milano, Cremona, Napoli, Salerno, Ascoli Piceno e Ancona dove i mentor hanno portato punti di vista differenti e complementari creando spazi di riflessione sulla propria funzione educativa. La formazione è servita anche per acquisire strumenti e strategie utili per aiutare i ragazzi con disabilità nella loro realizzazione professionale.

Educatori, insegnanti e assistenti sociali sono ora pronti ad entrare nelle scuole e mettere a disposizione le loro competenze e a orientare i giovani. La fase successiva del percorso di formazione, infatti, prevede una operazione attiva sul campo e la condivisione di buone pratiche.

Le testimonianze

Alcuni partecipanti hanno voluto condividere la loro esperienza sul percorso di formazione e l’importanza di sostenere giovani con fragilità nelle loro scelte sul futuro.

Roberta Tardi, docente di lingue straniere moderne e esperta in processi di inclusione racconta perchè è importante investire in una figura come il mentor.  “Nel mio ruolo di docente e di formatore di docenti spesso ho ribadito l’importanza di una costruzione consapevole del proprio futuro, dell’orientare ad un percorso di qualità della vita costruito e progettato nel Piano educativo individualizzato ed oltre.” La professoressa spiega che “la parte relativa all’autonomia lavorativa e agli eventuali supporti è sempre quella più complessa per i giovani con fragilità”. “La figura del mentor, oggi più che mai, riveste un’importanza formativa e di supporto per queste persone, un continuum dalla scuola al mondo del lavoro. È fondamentale una formazione in tal senso per essere più professionali e aggiornati, e combinare all’approccio formativo teorico tradizionale una formazione esperienziale per una comunicazione aperta, emozionale e consapevole.”

“Il mentor rappresenta una novità nell’ambito dei servizi alla persona e del supporto sociale” aggiunge Denis Trivellato, educatore del Consorzio Sir. Questa figura, ad esempio, accompagna i giovani con disabilità ad interfacciarsi con il mondo del lavoro. “Il professionista – sottolinea Trivellato – accoglie i desideri e i bisogni del giovane e individua le opportunità di formazione professionale. Tra i compiti del mentor quello di mediare con l’azienda in modo che nella fase di inserimento lavorativo vengano prese in considerazione anche le esigenze di produzione. L’obiettivo è riuscire a trovare un equilibrio tra l’impiegato e il contesto lavorativo. Chi ha delle fragilità impiega maggiore sforzo nell’esecuzione di determinate mansioni, per questo diventa fondamentale fornire gli strumenti necessari al raggiungimento dei compiti assegnati.

“Gli operatori hanno appreso diverse tecniche per supportare la progettazione del percorso lavorativo di giovani con disabilità” conclude Maria Dantino, psicologa psicoterapeuta ed educatrice della cooperativa Bambù. Al termine della formazione e della sperimentazione è stato elaborato uno strumento che tiene conto del periodo evolutivo e di crescita degli studenti già dall’età prescolare per poi orientarli verso la professione che meglio coniuga interessi e abilità del giovane ed esigenze del mercato del lavoro.

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