Il Polo di comunità risveglia l’oratorio di Codogno

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Usare il mondo digitale per creare in oratorio un Polo di comunità adatto a convincere i ragazzi che vale la pena di stare insieme. È stato anche per questa ragione che il coadiutore della parrocchia di San Biagio di Codogno, don Stefano Cantoni, ha deciso di accettare la proposta di Im-Patto Digitale e ha creato un nuovo Polo di comunità. “L’idea è nata dal fatto che abbiamo un doposcuola attivo con la scuola diocesana e ci piaceva ampliare la proposta creando una sala studio per le superiori, che fosse aperta a tutti in oratorio in modo da dare occasioni di incontro motivate dallo studio – spiega don Cantoni – . Il proposito è quello di coinvolgere soprattutto gli adolescenti, che qui da noi, dopo il Covid, faticano a ritornare in questi ambienti oratoriani”. Come se dopo essere stati costretti a rimanere chiusi in casa per il lockdown, si fossero chiusi in sé stessi. “Il Polo di comunità è una delle tante strategie necessarie per recuperare la quotidianità con i giovanissimi, usando proprio questi spazi interattivi che suscitano il loro interesse”. Secondo il sacerdote il vantaggio sarà duplice: da un lato si faranno rientrare i ragazzi in oratorio, dall’altro si offrirà loro l’occasione di usare Internet”. Don Cantoni ipotizza anche di organizzare da settembre delle lezioni, dei cicli di incontri e una serie di proposte connesse al mondo digitale in modo che il Polo diventi davvero un punto di riferimento per la comunità, magari coinvolgendo anche i genitori. Al polo di Codogno nei giorni scorsi sono arrivati due notebook e due computer fissi che diventeranno preziosi per affrontare la sfida del digitale. Proprio uno degli obiettivi del progetto .

 

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