Le strategie di Marangi per la Media Education. Riguarda la DIRETTA dell’incontro del 4 ottobre

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Evitare che i bambini prendano confidenza con lo schermo di uno smartphone prima dei tre anni, no ai tablet personali prima dei sei anni, internet solo dopo i nove e i social network non prima dei dodici. Ricordandosi, poi, che una piattaforma come Whatsapp è teoricamente vietata a chi non ha ancora 16 anni compiuti.

Sono alcune delle raccomandazioni utili condivise il 4 ottobre da Michele Marangi nel secondo incontro online di Im-Patto Digitale, svoltosi per ironia della sorte proprio nel giorno del black out improvviso delle piattaforme Facebook, Instagram e Whatsapp. Un black out che ha messo nudo in pochi minuti quanto la nostra quotidianità sia permeata dall’uso del digitale, e che ha permesso a Marangi di evidenziare come non esista una “ricetta” segreta e univoca per aiutare bambini e ragazzi a vivere il digitale in modo equilibrato e responsabile.

Per Marangi, media educator, formatore e docente all’Università Cattolica di Milano, il primo vero consiglio per gli adulti è tenere aperto il dialogo coi più giovani, fissando poche regole purché chiare e condivise, cercando di non dimenticare che anche nell’uso dei social network così come dei videogame non bastano la conoscenza (degli strumenti) o la competenza (nel saperli usare) ma occorre anche la consapevolezza delle loro potenzialità e dei rischi che comportano.

Sono solo alcuni degli stimoli e degli spunti di riflessione proposti nell’incontro “Dal divario digitale alla cittadinanza onlife. Vivere il digitale in modo equilibrato e responsabile”, il secondo degli appuntamenti organizzati da Im-Patto Digitale.

Puoi riguardare su questa pagina in qualsiasi momento la diretta dell’incontro, che è stato introdotto da Mauro Parazzi, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, con gli interventi di Carla Mazzoleni, project leader di Im-Patto Digitale, e di Giulia Spoldi, coordinatrice del centro Come.Te del Mosaico Servizi.

Per una sintesi del webinar, puoi leggere qui l’articolo del quotidiano Il Cittadino di Lodi.

E se vuoi approfondire i temi affrontati, è disponibile qui anche la bibliografia proposta dal Sistema Bibliotecario Lodigiano: ogni titolo suggerito può essere richiesto in prestito nelle biblioteche del territorio provinciale.

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