Salti e capriole: a scuola di parkour

di

Salti, volteggi, corse, capriole: il parkour è una disciplina sportiva, nata come movimento urbano ma oggi riconosciuta persino dal Coni. Per praticarla servono forza, plasticità, velocità, ma anche creatività, conoscenza, equilibrio, controllo. Uno sport dal grande fascino verso i giovani, che la cooperativa sociale La piccola carovana ha voluto utilizzare in uno dei laboratori organizzati nell’ambito del progetto metropolitano “I.C.E. – Incubatore di comunità educante”.

Le lezioni – 4 incontri da 2 ore ciascuno – si sono svolte dal 28 marzo al 2 maggio e sono state tenute dall’insegnante di parkour Demetrio Cattabriga, affiancato dagli educatori Daria Ferriani e Andrea Messina, con il coordinamento pedagogico di Francesca Bergamini. Coinvolto un gruppo di 10 ragazzi che frequentano il parco Quinto Ghermandi di Crevalcore, in provincia di Bologna.

“Il parco negli ultimi anni è diventato un luogo decadente e di degrado, comunque frequentato dai giovani perché spazioso e ricco di scale, rampe e muretti – spiega Daria Ferriani –. Queste strutture architettoniche si prestavano molto alla realizzazione del laboratorio di parkour, che è stata quindi l’occasione per ripulire e riqualificare gli spazi”.

Nelle lezioni, le basi teoriche sono state accompagnate da esercitazioni pratiche, così da fornire le basi per avvicinarsi alla disciplina in modo consapevole e sicuro. Durante il primo incontro, in particolare, l’insegnante ha parlato della sua esperienza con il parkour, di com’è nata la curiosità e di qual è stato il suo primo approccio. “Il fine è stato rendere i ragazzi consapevoli dei rischi che possono esserci nell’avvicinarsi a una disciplina sportiva senza un’adeguata preparazione fisica e mentale”, continua Daria Ferriani.

I genitori hanno apprezzato la possibilità di confrontarsi con gli educatori, che li hanno rassicurati garantendo la massima attenzione nel proporre un’attività in tutta sicurezza, sotto la supervisione di un insegnante professionista. Anche i ragazzi hanno dato un rimando molto positivo: “Sono stati contenti di avere le informazioni teoriche e tecniche per poter provare i primi salti del parkour”, conclude Ferriani.

La prossima attività della cooperativa La piccola carovana per il progetto I.C.E. sarà ancora nel segno della street culture: un laboratorio di writing e street art, in programma a settembre.

Photo credit: Sergio SouzaUnsplash

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

“Illùminati!”: il messaggio dei giovani writer di Crevalcore

di

C’è un nuovo murales che dà colore a Crevalcore. È quello realizzato dai 18 ragazzi dagli 11 ai 15 anni che hanno...

Progetto I.C.E.: al via il monitoraggio dell’Università di Bologna sul terzo anno di attività

di

Quattro focus group per valutare qualità e risultati raggiunti nella terza e ultima annualità del progetto “I.C.E. – Incubatore di Comunità Educante”,...

Campi d’Arte: i percorsi di orientamento si fanno a distanza

di

Avrebbero dovuto svolgersi in presenza in forma laboratoriale e di gruppo, ma l’emergenza Covid-19 ha cambiato i piani. Per il progetto “I.C.E....