Campi d’Arte: i percorsi di orientamento si fanno a distanza
di Open Group
Avrebbero dovuto svolgersi in presenza in forma laboratoriale e di gruppo, ma l’emergenza Covid-19 ha cambiato i piani. Per il progetto “I.C.E. – Incubatore di comunità educante”, la cooperativa Campi d’Arte ha attivato dei percorsi educativi a distanza di rimotivazione, riorientamento e accompagnamento per adolescenti a rischio o in abbandono scolastico.
I percorsi, concordati con istituti scolastici e famiglie, sono 14: 12 riguardano studenti delle scuole secondarie inferiori di Castenaso, Pieve di Cento, San Pietro in Casale, Malalbergo e Baricella, Molinella e Minerbio; 2, invece, sono indirizzati a studenti della scuola secondaria superiore di Molinella.
“Considerate le situazioni critiche degli alunni segnalati, resa ancora più emergenziale da possibili condizioni di ‘digital divide’, l’attività è stato rimodulata e convertita in forme a distanza con l’obiettivo di supportare nell’utilizzo delle tecnologie (facilitando ove possibile l’accesso agli strumenti messi a disposizione dalle scuole), di sostenere la frequenza scolastica online, di consolidare competenze acquisite e svilupparne di nuove, condividere percorsi di orientamento e riorientamento se necessario”, spiega Luca Pepe, responsabile Area minori della cooperativa.
Per ogni alunno è stato organizzato un percorso personalizzato con un educatore-tutor che è in costante raccordo con la famiglia e la scuola. “Le famiglie hanno accettato positivamente la proposta e l’avvio del percorso – continua Pepe –. In alcuni casi di chiusura dei ragazzi verso i loro docenti e l’ambito scuola, ci pare lo abbiano riconosciuto anche come un valido supporto di mediazione”.
Seppur con qualche diffidenza iniziale, anche i diretti interessati hanno accettato il percorso, apprezzandolo soprattutto per come le attività didattiche proposte si svolgano con metodologie e strumenti a loro più vicini. “Man mano che il rapporto con l’educatore di riferimento è diventato più stretto e assiduo, per loro è stata anche l’occasione per condividere difficoltà e timori legati alla quarantena e alla situazione sanitaria”.
Al momento sono stati avviati laboratori di falegnameria, musica e disegno, collegando le attività alle materie didattiche, con l’obiettivo di produrre elaborati e tesine multidisciplinari per l’esame di terza media oppure fornire del materiale da far valutare ai docenti. “Appena sarà possibile attiveremo anche un laboratorio relativo alle cure estetiche con 3 ragazze che hanno espresso interesse verso quel percorso professionale”.
“Al momento i laboratori e le attività in generale si svolgono in individuale, vista la non conoscenza diretta dei ragazzi tra loro, la disparità riscontrata di accesso alle tecnologie e la necessità di creare un legame stabile tra gli educatori e i ragazzi, ma non escludiamo di avviare anche tentativi di lavoro di gruppo”, conclude Luca Pepe di Campi d’Arte.
Photo credit: Campi d’Arte
Ti potrebbe interessare
“Illùminati!”: il messaggio dei giovani writer di Crevalcore
di Open Group
C’è un nuovo murales che dà colore a Crevalcore. È quello realizzato dai 18 ragazzi dagli 11 ai 15 anni che hanno...
Progetto I.C.E., si parte
di Open Group
Prima presentazione ufficiale del progetto “I.C.E. – Incubatore di comunità educante”, promosso sul territorio della Città metropolitana di Bologna, con il sostegno...
ICE, le attività in calendario a Bologna
di Open Group
Laboratori artistici, volontariato, percorsi di tutoring, orientamento, mediazione e rimotivazione, rivolti agli adolescenti e anche alle loro famiglie. Non ci sono solo...