Progettazione partecipata. Non solo orientamento: dialoghi e confronti per gli adulti di domani

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Uno degli aspetti più rilevanti del progetto HOBNOB – Opportunità per socializzare, aggregare, formare la nuova comunità educante, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, all’interno del Bando Spazi Aggregativi di Prossimità 2022, è che i ragazzi e le ragazze sono gli attori principali e destinatari ultimi di ogni attività.

È per il loro benessere che è pensato il progetto, obiettivo raggiungibile solo quando si crea una rete coesa in cui istituzioni, pubbliche amministrazioni, enti scolastici, partenariato, associazioni, stakeholder, famiglie collaborano insieme. Solo azioni congiunte e legami profondi con la comunità educante locale possono raggiungere anche i soggetti più fragili e marginalizzati.

HOBNOB sta realizzando questo obiettivo.

Attraverso una partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi, e delle loro famiglie, il progetto si prefissa di creare una comunità educante in grado di accompagnarli nel percorso di crescita e nella scoperta di capacità, talenti, aspirazioni nascoste, con il fine ultimo di prepararli al mondo adulto, rendendoli cittadini consapevoli.

All’interno delle attività #Coaching rientra l’orientamento scolastico delle classi prime presso l’Istituto Comprensivo Vincenzo Pagani realizzato grazie dalla Cooperativa Sociale Il Faro, partner del progetto. Quest’aspetto di progettazione partecipata consente di sviluppare e mettere a punto attività che vanno oltre il mero orientamento scolastico come lo si conosce: le ragazze e i ragazzi vengono stimolati a mettere in gioco le proprie idee e a lavorare su competenze sia tecniche che trasversali. Non solo un mero lavoro legato agli studi, ma un focus approfondito sullo sviluppo delle soft skills, quelle competenze trasversali che oggi sono fondamentali in qualsiasi ambito lavorativo e sociale, come ad esempio la capacità di lavorare in gruppo, la gestione dei conflitti e la consapevolezza emotiva.

Scendendo nel dettaglio, gli incontri di orientamento rivolti alle classi prime dell’Istituto Comprensivo Vincenzo Pagani si sono tenuti a dicembre, in un’aula appositamente dedicata messa a disposizione dalla scuola.

Ciò che è emerso fin da subito, all’interno delle classi, è l’assoluta disponibilità e apertura dei ragazzi e delle ragazze sia all’ascolto delle figure professioniste dell’orientamento, sia a condividere il resoconto delle scoperte e delle informazioni affiorate durante le attività. Ogni contributo condiviso è stato, come naturale, influenzato e filtrato dalle caratteristiche temperamentali di ciascun alunno.

Perché oltre l’orientamento?

È dalla coesione evidente dei gruppi classe che è emersa maggiormente l’utilità e l’importanza di attività come queste: i ragazzi e le ragazze nelle diverse classi sono apparsi fin da subito molto legati e affiatati, infatti, il gruppo stesso ha più volte fatto da supporto emotivo durante i momenti d’ imbarazzo, disagio e sofferenza nella condivisione. Non sono stati rari i casi, infatti, in cui sono emerse richieste implicite di aiuto da parte degli studenti e delle studentesse. Questioni particolarmente delicate – alcune latenti – hanno trovato l’ascolto e l’accoglienza dei professionisti, ma meriterebbero una maggiore attenzione e approfondimento proprio vista l’importanza di ciò che emerso: episodi di bullismo, problemi e lutti familiari, appartenenza a gruppi di pari con situazioni di devianza.

Il corpo docente si è dimostrato parte attiva alle attività proposte, fungendo da vero e proprio facilitatore e mediatore per la partecipazione totale di tutti i ragazzi. Quest’aspetto, da non sottovalutare, si è rivelato di forte impatto per la riuscita dell’intero percorso orientativo. Non da meno la complicità dei genitori, che sono stati coinvolti durante l’incontro finale, prendendone parte in maniera assolutamente partecipativa e costruttiva. Dalla loro presenza è emersa la necessità condivisa di uno spazio d’ascolto che vada oltre la questione dell’orientamento scolastico, con particolare attenzione alla creazione di uno spazio in cui trovare un canale comunicativo con i propri figli e le proprie figlie durante questo delicato periodo di crescita, confermando così ulteriormente l’importanza di iniziative come HOBNOB.

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