Il valore delle reti sociali

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Ci troviamo in una fase di ripresa, o meglio, ambiamo un po’ tutti a tempi di progressivo ripristino della normalità, a rinnovati incontri, a positivi spazi reali di confronto…insomma tutti siamo tornati a scuola e al lavoro, con aria più o meno circospetta, con un filo d’ansia nel cuore e nei pensieri, con le nostre piccole o grandi capacità ed anche con qualche, a volte poco consapevole, fragilità.

In momenti come questi, con un piede sull’acceleratore ed uno sul freno, con la precarietà del nostro agire quotidiano, in mano ancora a contagi e quarantene, si apprezza più che mai “sentirsi parte” di un gruppo, di uno staff di lavoro, di un’équipe multidisciplinare.

Tutti sappiamo che “l’unione fa la forza”, ma in questo ultimo biennio abbiamo capito forse meglio o pienamente che cosa vuol dire “lavorare in rete”, fidarsi ed affidarsi….sì, perché ci siamo dovuti fidare di colleghi più smart o multitasking, che meglio hanno retto lunghi tempi di isolamento e riedizioni on line di relazioni sociali e professionali; abbiamo dovuto imparare ad affidarci a giovani alunni o figli nativi digitali, per partecipare a call, prenotare visite mediche e scaricare
file, abbiamo capito che “chiedere aiuto” è lecito e “donare attenzione” è possibile ed anche piacevole.

Abbiamo sospeso i nostri tempi di vita e ci siamo aggrappati tutti alla nostra e altrui resilienza, per certi versi attraverso l’isolamento abbiamo riscoperto l’altro e ridato valore alle parole “stare insieme”, “condividere”, “sostenersi”.

Ora, in tempi dicevamo di ripresa, è bene non dimenticarci del valore delle reti sociali, non spazzare via ad esempio quanto famiglie ed insegnanti sono riusciti a fare insieme, per sostenere bambini e ragazzi nel fronteggiamento di una pandemia per loro “senza memoria”….inaudita, inconcepibile…. E invece scuola e famiglie hanno fatto tanto, in qualche caso tantissimo!

Si sono accordate, si sono reinventate, si sono digitalizzate ed hanno tirato avanti, con impegno e dignità, con qualche errore, certo, ma anche con infinita motivazione ed una buona dose di testardaggine. Con loro, con i genitori e i professori, si sono mosse le realtà pubbliche e private del Terzo Settore: cooperative, associazioni, fondazioni, sportelli istituzionali al
servizio del cittadino.

A poco a poco si sono costituite reti sociali e sviluppate buone pratiche che ci hanno permesso di “non mollare”, di non arrenderci all’ennesima proroga dello stato di emergenza, ai distanziamenti sociali e a tutto ciò che ne è conseguito.

Il progetto G.O.A.L.S. Scuola e Lavoro, promosso dall’Impresa Sociale CON I BAMBINI e attivo a Macerata tramite la cooperativa sociale Il Faro, con la collaborazione di Istituti Scolastici, associazioni del territorio ed il Comune stesso, non si è mai fermato in questo periodo, proprio in virtù di questa riflessione sulle capacità resilienti e volontà proattive di operatori sociali, docenti, alunni e famiglie, e si approccia ad iniziare il nuovo anno scolastico con una importante iniziativa.

Grazie alla consolidata collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” e alla viva partecipazione di alcune docenti di plesso, si è pensato di implementare l’attività di coaching ed orientamento in uscita proposta agli alunni delle classi terze dell’IC stesso, con degli incontri informativi e formativi svolti in collaborazione con il Servizio Orientamento del Centro per l’Impiego di Macerata.

Durante gli anni scorsi l’attività di docenza degli orientatori di progetto, in particolare della dott. ssa Francesca Brugnolini, incaricata del servizio dalla cooperativa Il Faro, si svolgeva in parallelo a quella in carico al Centro per l’Impiego, che si è sempre reso disponibile ad affrontare l’importante tema della scelta della scuola superiore con docenti, genitori ed alunni stessi.

Erano due step formativi disgiunti, entrambi di valore, ma scollegati tra loro. Quest’anno, forti delle considerazioni sopra accennate, del potenziale che emerge da un lavoro di rete, degli aspetti di complementarietà e sinergia da valorizzare e restituire a discenti e famiglie, con la fattiva collaborazione della prof. ssa Cleonice Zappa, referente dell’Orientamento
per l’IC “Dante Alighieri” e dei responsabili del Servizio di Orientamento del CPI di Macerata, l’équipe di coaching del progetto G.O.A.L.S. è riuscita a costruire una proposta formativa e di esperienza pratica armonica e multidisciplinare.

Il coaching d’aula viene integrato da ben due incontri pomeridiani aperti a docenti e famiglie, svolti in collaborazione con il Centro per l’Impiego, segno che scuola e mondo del lavoro sono sempre meno distante, che hanno bisogno di “camminare vicini” e soprattutto di conoscersi meglio!

Agli incontri prenderanno parte anche le orientatrici incaricate dal progetto G. O. A. L. S., perché a scuola si sono anticipati dei temi con gli alunni che prenderanno forma e si svilupperanno a seguito degli incontri pomeridiani con le famiglie.

Parlare di formazione superiore, oggi più che mai, ha senso se lo si fa prestando attenzione a talenti e personali inclinazioni, a necessità espresse dal mondo del lavoro, alle voci internazionali, alle opportunità e i sogni nel cassetto. Sostenere i ragazzi nella importante scelta scolastica che da qui a pochi mesi li attende è importante e certamente impegnativo, farlo “insieme”, unendo competenze professionali e trasversali di docenti ed esperti di settori, diventa certamente più piacevole ed arricchente per tutti!

 

   

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