Peer Education: un nuovo orizzonte di fare educazione al Cag Kalimera
di Paolo Ferranti
La Peer Education è una delle varie azioni promosse dal progetto G.O.A.L.S. (Giovani, Orientamento, Accompagnamento, Laboratori e Scuola) nei territori di Macerata, Civitanova Marche, Fermo, San Benedetto e Grottammare.
Dallo scorso febbraio, presso il CAG Kalimera di Civitanova Marche, gestito dalla Cooperativa Sociale IL FARO (Ente capofila del progetto) si è dato il via alla Peer Education che oggi vede coinvolti numerosi ragazzi di età compresa tra i 11 e 17 anni.
L’attività di Peer Education è una proposta educativa abbastanza recente che, come spiega anche il nome stesso, prevede un’educazione (Education) tra i pari (Peer).
I ragazzi coinvolti si trasformano in peer educators, giovani educatori che, sotto la guida di una figura professionale ed esperta nel campo, vengono guidati nello svolgere questo ruolo con gli altri ragazzi del centro.
In una società come quella di oggi, dove le generazioni più giovani si ritrovano a vivere in una realtà priva di orizzonti di significato, di modelli da seguire e di figure di riferimento solide, è nomale vedere numerosi casi di forte disagio sociale.
Ed è proprio in questo fragile e precario contesto che l’azione di Peer Education si fa strada al fine di rendere parte attiva i giovani stessi, di creare un progetto di co-educazione e co-progettazione dove loro sono gli ideatori e gli artefici.
E’ fondamentale renderli elementi costitutivi di tutto il ciclo dell’azione educativa perché solo così si può innescare un processo di reazione a catena che possa trasformare questo progetto in un circolo continuo che non si esaurisce al termine dell’attività, ma che si rinnova spontaneamente grazie alla partecipazione attiva che questi giovani hanno esperito, che hanno fatto loro e che vorranno spendere e condividere con altri ragazzi.
La caratteristica più efficace di questa tipologia di metodo educativo è il confronto dei pari: grazie alla relazione con altri ragazzi i soggetti si sentono più liberi dal senso di “soggezione” e di “distanza” che un educatore adulto potrebbe creare, hanno davanti qualcuno effettivamente vicino a loro con cui riuscire ad aprirsi in modo più libero, con cui condividere più facilmente grazie a una comunicazione più efficace e a un bagaglio di esperienze molto simili.
E’ proprio questo confronto che favorisce dunque una presa di consapevolezza di sé perché è attraverso lo specchio dell’altro che i giovani costruiscono la propria identità e sperimentano la loro autoefficacia.
I ragazzi coinvolti presso il Cag Kalimera stanno riscuotendo molto successo tra gli altri utenti, proponendo moltissime attività che mirano a favorire socializzazione, cooperazione, condivisione all’insegna della creatività e del divertimento.
L’attività di Peer Education proseguirà fino alla fine di maggio per poi riprendere con la riapertura del centro nel mese di settembre e….ne vedremo delle belle!
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