Human Foundation: coraggio, innovazione e azioni concrete per un reale impatto sociale positivo

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L’attività valutativa è parte integrante del nostro agire quotidiano. Ciascun individuo infatti si ritrova a effettuare, più o meno consapevolmente, valutazioni
(Ranci Ortigosa, 2003; Lipari 1995).

La valutazione è l’attività volta a comprendere e misurare il cambiamento generato da un progetto per imparare dall’esperienza e migliorare, in una fase successiva, il disegno degli interventi, dopo aver capito se questi hanno funzionato e nei confronti di chi. All’insegna dell’obiettivo-guida definito dal Vademecum per la valutazione dei programmi per il contrasto alle povertà educative di Con i Bambini e con la finalità di comprendere e rilevare la ricaduta delle attività educative e formative sui tre principali target di riferimento- minori, genitori e Comunità Educante- Progetto DOORS prevede una costante attività di valutazione di Impatto integrata con i sistemi di monitoraggio precedentemente adottati dal CIES onlus e gli altri 28 partner.

L’attività di valutazione è gestita da Human Foundation, un’organizzazione non profit nata nel 2012 che promuove la collaborazione tra imprese, pubblica amministrazione, imprese sociali, fondazioni, investitori istituzionali, operatori economici e mondo della finanza per generare e realizzare soluzioni innovative ai problemi sociali. Human Foundation fa parte del consorzio DOORS, ha un’esperienza pluriennale nella valutazione del settore educativo e ha maturato un’ampia conoscenza di metodologie sperimentali e quasi-sperimentali, strumenti, indicatori e scale di misurazione maggiormente adottate a seconda della fascia d’età dei beneficiari e del tipo di intervento, in particolare di contrasto alla dispersione scolastica.

I: Quali obiettivi vi proponete di raggiungere attraverso le azioni di monitoraggio e valutazione nell’ambito del Progetto DOORS?
Human Foundation: Il sistema di valutazione sviluppato si propone anzitutto un obiettivo conoscitivo generale, ovvero se il progetto è davvero in grado di offrire l’opportunità di accesso alla cultura e alla bellezza, al sostegno socio-affettivo e all’apprendimento di competenze cognitive e non per minori (10 – 14) in situazione di vulnerabilità economica e socio-culturale. Tre, poi, sono gli obiettivi specifici, legati al comprendere e rilevare: se l’educazione alle relazioni e all’affettività sono in grado di agire sulle competenze e capacità genitoriali; se le diverse azioni del progetto promuovono e rafforzano le competenze cognitive e non cognitive dei minori e se il progetto riesce a valorizzare la scuola e i luoghi di apprendimento attraverso l’attivazione di servizi integrativi.

I: Come avete individuato le domande valutative? Qual è l’approccio utilizzato per monitorare l’impatto sociale del Progetto DOORS?
Human Foundation: Per porre le appropriate domande valutative è necessario riflettere sulla complessità del progetto. DOORS è un progetto che potremmo definire “complesso”, perché ha diverse attività educative e formative implementate da molteplici organizzazioni (la rete di associazioni del partenariato). L’assunto di complessità pone l’esigenza di considerare le singole attività come parte di un sistema più ampio nel quale le relazioni interpersonali non sono lineari, le casualità sono multiple e contingenti e vi sono proprietà emergenti non identificabili ex-ante. Nello specifico, abbiamo costruito un disegno misto che coinvolge più approcci valutativi e tecniche di rilevazione dati sia qualitative sia quantitative. L’applicazione di diversi approcci e di diverse tecniche permette di comprendere da un lato l’efficacia del progetto, ovvero come e quanto il progetto ha raggiunto i cambiamenti che intende generare, dall’altra l’impatto: qual è la parte del cambiamento generato, grazie alle attività dell’intervento, su minori, genitori e comunità educante. Il sistema si basa nello specifico su tre metodologie: la Theory Based Evaluation, ideata da Carol Weiss, che permette di elaborare una teoria del cambiamento per interpretare la complessità di un progetto attraverso l’esplicazione dei nessi logici tra le diverse componenti in gioco; l’approccio partecipato che consente il coinvolgimento attivo dei beneficiari potenziali nelle diverse fasi di valutazione, attraverso la condivisione di informazioni, percezioni, valori e visioni; l’approccio quasi-sperimentale di D.T.Campbell e J.C. Stanley (1963) per valutare gli effetti dell’intervento formativo.

I: Quali strumenti state utilizzando per la rilevazione dati?
Human Foundation: Due sono i principali strumenti valutativi adottati. Da un lato il Questionario di pre e post progetto semi-strutturato, somministrato ai minori nelle scuole secondarie coinvolte e nelle sedi dei partner del progetto. Dall’altro, i Focus Groups con operatori e docenti per esplorare le tematiche dell’apprendimento peer to peer e delle ricadute che la formazione ha avuto nel loro ambito professionale e nel modo di insegnare. Inoltre, il sistema di valutazione di impatto ideato da Human Foundation è stato integrato con un sistema di monitoraggio già adottato da Cies Onlus che consiste in una scheda di rilevazione delle informazioni dei genitori che verrà integrata nei questionari pre-post somministrati ai minori.

Diffondere la cultura della misurazione dell’impatto sociale nel nostro Paese è un passo importante che accresce le competenze del Terzo Settore; fornisce dati utili per il miglioramento dei servizi sociali e, soprattutto, promuove la costruzione di politiche di welfare maggiormente efficaci ed aderenti ai bisogni. Al di là di ogni retorica.

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