IL NOSTRO VIAGGIO
di Exodus
C’era una volta la spiaggia. I supereroi, cioè, c’è Hulk! Il kebabbaro in macchina C’è il cestino, il sole, il mare, le nuvole, i soldi E basta, non c’è più niente. I sassi, quattro sassi in croce ci sono. Le alghe, i riflessi dei raggi solari Gli schizzi, basta. Non c’è più niente.
Che cosa c’è nel nostro viaggio?
Nel nostro viaggio ci sono tante cose, ci sono tante persone. C’è tutto quello che non voglio lasciare a casa, tutto quello che voglio sempre portare con me. Ci sono le persone nel mio viaggio, ci sono mamma e papà. Mio fratello e mia sorella, con la quale gioco sempre alla Playstation.
Il nostro viaggio inizia un giorno freddo di Novembre, in una scuola di Cologno Monzese. Che Cologno è vicino a Milano, è una città grande ma è anche un piccolo paese, qui sembra di conoscerci tutti.
Il nostro viaggio lo raccontiamo nel nostro laboratorio.
Il laboratorio diventa uno spazio per ciascun studente, che prima di essere studente è un ragazzo o una ragazza di 14 anni, un adolescente che sta conoscendo la vita e sta imparando a conoscere se stesso. In un’età piena di cambiamenti e trasformazioni, piena di domande che danno vita ad altre domande, ci prendiamo del tempo per noi, per provare a trasformare in parole e in colore chi siamo e dove vogliamo andare.
Iniziamo, quindi. Come ogni viaggio che pianifichiamo, dobbiamo raccogliere i nostri documenti.
Chi siamo? Come ci presentiamo? Il passaporto diventa quindi il biglietto da visita per conoscere i miei compagni di viaggio.
Costruisco perciò il mio passaporto, disegnando quello che mi sento di essere. Qualcuno si sente un albero gigante, perché così lo vedono gli “adulti”, ma dentro si sente un germoglio. Una piantina piccolissima che non è ancora cresciuta, perché non ha avuto ancora così tanto tempo. Qualcun altro traccia dei fili arancioni, che tiene legati mamma, papà, fratelli e pure Miao, il mio nuovo gatto. Io sono questo, sono figlio e sono fratello.
Tutto si complica quando dobbiamo decidere dove andare, e cosa o chi portare in viaggio con me.
Che questo viaggio dura il tempo in questa scuola, ma non so come finirà. So qual è la meta, ma il percorso nel mentre mi è sconosciuto, e questo mi preoccupa un po’. Penso e ripenso allora a tutte le cose che sono necessarie, per me. Quelle cose a cui non vorrei mai rinunciare perché se non sono con me mi sento perso. Capisco poi che molte volte non sono oggetti, ma sono persone quelle “cose”. Vorrei che mia mamma stesse sempre con me, perché quando c’è lei mi sento sicuro e sento che non può succedere niente di male. Io non riesco ad immaginare di iniziare un viaggio senza tutti i miei fratelli e i miei zii, che però ora sono in Perù e non sono qui con me. Non ci sono, ma per fortuna riusciamo a sentirci spesso, mi mancano. Se avessi una valigia da riempire, io la riempirei con la ragazza di 2A che mi piace. Le ho scritto anche delle lettere, però lei non mi ha ancora risposto. Ma io aspetto.
È un viaggio lungo, questo lo so. Mi fermo a parlare con i miei compagni, anche loro sono preoccupati come me. Non ci avevo mai pensato che loro potessero essere confusi, così come lo sono io. Prendiamoci del tempo, proviamo a vedere se riusciamo a dar forma al nostro viaggio, che non assomiglia a quello di nessun altro perché è proprio il nostro, con i nostri colori e le nostre parole e i nostri mezzi di trasporto. Vogliamo viaggiare in aereo o in bus, perché in questo modo stiamo tutti insieme. Alcune volte compaiono anche dei supereroi, per aiutarci nei momento di difficoltà, oppure si apre davanti a noi una città di mare con le spiagge e i pesci, così ci possiamo riposare se vogliamo.
E quando questo laboratorio finisce mi scrivo una lettera. In questo tempo posso scrivere a me stesso, che di tempo forse non me ne do molto. Mi fermo a pensare, a scrivermi la verità. “Caro me, a giugno vorrei…”
“Il mio viaggio” è uno dei laboratori realizzati con i ragazzi dell’Istituto “Viale Lombardia” di Cologno Monzese (MI), gestito dall’Associazione Educatori senza Frontiere, partner di Fondazione Exodus per il “Donmilani2: Ragazzi fuoriserie”, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
di Elisa Guidotti
Referente Polo Cologno Monzese (Mi) – Progetto “Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie”
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