Se vuoi essere felice

di

Lettera di Diana, studentessa dell’Istituto “Marco Polo-Bonghi”, partner del Polo Exodus di Assisi per il “Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie”, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

 

Se vuoi essere felice sii felice, disse Tolstoj.

Io credo che la felicità sia un traguardo, credo che per assaporare quegli attimi di pura felicità e allegria abbiamo bisogno solo di noi stessi.

Io non ho bisogno degli altri per sapere che sono grande. Ho bisogno solo di me stessa, senza lasciare che la mia allegria dipenda dallo stato d’animo degli altri.  Io e me stessa, sono queste le cose che contano.

E chiamatemi anche egoista, ma mai nessuno ha pensato prima alla mia felicità.

Forse la felicità è questione di attimi, attimi che vanno assaporati come la follia, come un sorso d’acqua che tocca le nostre papille dopo una lunga maratona, ma che devi bere in fretta, perché devi vincere.

Esatto, vincere, forse per questo bisogna essere egoisti, perché per vincere si pensa a sé stessi, per poter raggiungere questo grande traguardo chiamato felicità. Credo che il vero campione è colui che riesce a finire la gara e poi ha la compagnia per festeggiare la riuscita; il vero campione è colui che ha vinto e non ha nessuno che lo invidia ma solo persone che sono contente assieme a lui.

Esatto, insieme. Un egoismo felice. È un egoismo un po’ strano il mio. È un egoismo condiviso. Sì, una cosa sola insieme ad altri.

Ma in fondo forse è anche normale. Faccio parte della nuova generazione, quella di cui non si fida nessuno, quella che di questa gara neanche è arrivata a metà perché troppo presa dai cellulari; cellulari che poi quando siamo veramente felici neanche usiamo.

Siamo presi da problemi, problemi stupidi per voi ma che a noi fanno crollare il mondo, siamo distratti da troppe cose che non ci fanno essere adolescenti, ma ragazzi cresciuti, perlomeno così credo…ma lasciamoli scorrere questi fatti, lasciamoli andare perché alla fine siamo fatti così, caschiamo davanti a una rete da giardino ma saltiamo muri di cemento…

È una questione un po’ difficile questa della felicità.

È un po’ come se mi sentissi una piccola stella…nessuno si sofferma su di me in quanto Piccola…ma io brillo lo stesso eh!

Una cosa però, nonostante tutto l’ho capita…per poter brillare devo essere felice.

Felice di me stessa.

Diana

Progetto “Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie” – Polo Exodus Assisi

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