In viaggio con “Pippo” per fare nuove esperienze

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Dal 2013 la Cooperativa sociale Il Margine lavora all’interno dell’ICAM di Torino, con un progetto del Comune di Torino per l’inclusione scolastica dei minori figli delle detenute, inseriti in Nidi municipali e Scuole dell’infanzia.  

Nel gennaio 2021 sono riprese tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche sospese nell’ottobre 2020, per l’aumento di casi di SARS COV 19, all’interno della Casa Circondariale di Torino. Il Margine ha inaugurato il nuovo anno acquistando un pulmino da 9 posti – come previsto in fase progettuale. 

“Pippo”, chiamato così dagli stessi bambini inseriti nel progetto, è stato collaudato sul tragitto ICAM-scuola, al posto dei i mezzi pubblici, prima usati per accompagnare a scuola i minori.  Grazie al mezzo, i  bambini hanno potuto vivere esperienze conoscitive nuove.  Particolarmente emozionante è stato il primo viaggio su “Pippo”: M. ed R. hanno prestato molta attenzione a tutto ciò che li circondava; i loro occhi curiosi hanno visto mezzi di trasporto diversi, negozi di giocattoli, gelaterie… e ogni suono, colore, profumo, si è trasformato in scoperta.   

Le attività proposte per i minori coinvolti, sono state una preziosa possibilità di esperienze: i bambini hanno potuto trascorrere più tempo all’esterno del carcere e consolidare il loro rapporto con le mamme. Particolarmente rilevante, poi, è stata la costruzione di un album di foto costantemente aggiornato grazie alle diverse attività proposte ai bambini. In questo modo le mamme si sentono meno isolate rispetto alle esperienze di crescita dei figli, ed è possibile creare un piccolo archivio fotografico dei bambini – altrimenti assente – da conservare o condividere con i familiari.

Nei primi mesi del progetto, sono state organizzate uscite in fattorie e agri-gelaterie per favorire la conoscenza della natura e degli animali. Questi momenti hanno suscitato entusiasmo e grande curiosità nell’avvicinare diverse specie animali che fino ad allora i bambini avevano conosciuto solo attraverso i libri e la tv, gli unici due strumenti a loro disposizione per conoscere il mondo esterno. Queste esperienze hanno trasmesso ai bambini nuovi insegnamenti come il significato della cura, l’accudimento dell’altro e il rispetto dell’ambiente.  

Queste opportunità danno modo a R. e a M. di conoscere diversi ruoli professionali presenti nella realtà quotidiana.
Abbiamo notato un cambiamento anche nei desideri che i bambini proiettano verso il futuro: se prima i modelli appresi facevano quasi sempre riferimento a ruoli istituzionali (forze dell’ordine), tanto che R. dichiarava con grande entusiasmo che da grande avrebbe voluto fare il poliziotto (o meglio, proprio “l’agente”), oggi le sue fantasie riguardano anche altri lavori conosciuti attraverso le attività svolte.  

E ci siamo emozionate tanto quando R. ci ha detto: “Io da grande vorrei fare l’educatore!”.

 

A cura di Letizia Forlani della Cooperativa Il Margine Onlus, partner del progetto “Il carcere alla prova dei bambini e delle loro famiglie - APPLICAZIONE DELLA “CARTA DEI DIRITTI DEI FIGLI DI GENITORI DETENUTI”, di cui Bambinisenzasbarre è capofila.Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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