Due leoncini e un leone

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Una storia che i papà del “Gruppo di parola” del padiglione C – carcere Lorusso Cotugno di Torino – hanno creato e disegnato con i loro figli durante il “Colloquio con papà”. *

Ci sono due leoncini e un leone, il leone più grande è chiuso in gabbia, mostra i denti, sembra feroce ma in realtà questa è solo una maschera, quel leone farebbe di tutto per i suoi piccoli, sarebbe disposto a superare anche un vulcano che brucia la foresta. Non è di molte parole, fatica ad aprirsi con le persone e ancora di più fatica a fidarsi, ha paura di essere giudicato. La vita gli ha dato tante batoste, tante quanti sono gli anni che ha trascorso dentro e fuori dal carcere.

Papà leone farebbe di tutto per loro, è disposto a superare ogni ostacolo e nonostante la vita l’abbia molto segnato, lui sarà meglio di suo padre e li porterà in salvo, trovando una scala che li porterà fino ad un porto sicuro, da lì partiranno a bordo di una nave chiamata “speranza” e andranno via, lontano.

 

* Il “Colloquio con papà” è una delle azioni del progetto “Il carcere alla prova dei bambini e delle loro famiglie-Applicazione della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti” di cui Bambinisenzasbarre è capofila.

Il “Colloquio con papà” prevede incontri esclusivi tra genitore detenuto e figlio in cui la relazione possa esprimersi senza la presenza-interferenza di altri parenti adulti, solitamente presenti nei colloqui ordinari in carcere. Il “Colloquio con papà” è una delle azioni in programma per l’applicazione degli articoli della “Carta dei Diritti dei figli di genitori detenuti” (art. 5 della Carta).

 
A cura di Letizia Forlani della Cooperativa Il Margine Onlus, partner del progetto “Il carcere alla prova dei bambini e delle loro famiglie - APPLICAZIONE DELLA “CARTA DEI DIRITTI DEI FIGLI DI GENITORI DETENUTI”di cui Bambinisenzasbarre è capofila. Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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