VIVERE INSIEME!

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Agli inizi di giugno, la cooperativa sociale AEPER, grazie al progetto Crescere insieme in valle, ha organizzato un’esperienza residenziale con alcuni studenti e studentesse dell’Istituto David Maria Turoldo di Zogno. 

Giorni dedicati alla decompressione dopo la fine dell’anno scolastico, ma non banali né pigri!

Tra visite alle aziende agricole locali, gite, attività ludiche, culinarie ed artistiche…non è restato molto tempo per annoiarsi. Un’opportunità invece per allenarsi alla convivenza, al rispetto di compiti e ruoli di ognuno, all’accettazione di ritmi differenti, alla gioia dello stare insieme.

Qui il racconto di due partecipanti, Daniel e Anna.

“Quest’anno la cooperativa Aeper, che ci ha aiutato con i compiti a scuola, ha organizzato un campo estivo alla “Baita” di Costa Serina. A mio parere, la cosa è stata molto istruttiva e bella, perché ci ha insegnato molte cose. La più importante è l’amicizia; abbiamo collaborato con ragazzi della nostra scuola che non conoscevamo e ciò mi ha aiutato a conoscere meglio le persone. Un’altra cosa imparata è stata quella che comunemente chiamano “l’arte dell’arrangiarsi”, sperimentata durante la sfida di cucina fatta, in cui ci siamo organizzati da soli sia nelle compete fatte nei negozi a Serina sia nel cucinare i piatti in gara. Durante questo campo estivo ho scoperto quanto sia bello stare insieme condividendo con tutti i propri pensieri ed opinioni. Anche gli “animatori” si sono rivelati molto attenti alle nostre esigenze e molto disponibili nei nostri confronti. L’idea è stata bella così come il campo e spero che in futuro si possa ancora fare, magari in un altro posto e con altri ragazzi da conoscere e con cui stringere amicizia.”

“Questi tre giorni sono stati molto belli e divertenti. Ogni giorno si svolgevano attività diverse. Il primo giorno ci siamo sistemati nella baita e poi siamo andati a giocare a calcio nel
parchetto, facendo anche delle conoscenze delle persone del luogo. Il secondo giorno abbiamo affrontato i diversi noi (a scuola, a casa …. ). Il terzo abbiamo fatto Masterchef andando in giro per il paesino in cerca di ingredienti per preparare il dolce e il primo. La mattina seguente siamo andati in un ristorante e abbiamo fatto dei cartelloni sui pregi di ognuno che abbiamo notato in questi tre giorni.
Abbiamo riflettuto sui lati di noi che non pensavamo di avere e facendo anche una gara in questi tre giorni: dovevamo fare dei ruoli ( filosofo, tuttologo, crocerossino …) per essere
più uniti come gruppo e l’ultimo giorno dovevamo indovinare i ruoli delle altre persone.
Questo gioco oltre ad aver unito il gruppo è anche riuscito a farci mettere in altri panni invece di quelli che viviamo ogni giorno a casa, a scuola…”

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