Sentirsi parte di una comunità per crescere insieme all’Elba

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Sentirsi parte di una comunità per crescere insieme all'Elba
Vivere e crescere all’isola d’Elba è una esperienza speciale, ambivalente, rara. Sono tanti gli aspetti positivi di cui un giovane può godere: un ambiente naturale che ci abitua alla bellezza e al benessere, piccole comunità in cui spesso ci si conosce quasi tutti, la facilità di incontrare persone e trovarsi in luoghi di piccola dimensione. Ma emergono con evidenza anche molti limiti: geografici, sociali, relazionali.
La possibilità di fare vita di gruppo tra pari, di sperimentare in autonomia e sotto la guida di educatori viene spesso diminuita dalla mancanza di servizi.

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Le esperienze di crescita all’Elba, come forse anche altrove, sono molto diverse, chi qui si trova bene e non vorrebbe mai allontanarsi dallo scoglio, chi invece si sente relegato e vorrebbe scappare, intrappolato dalla frammentazione territoriale e dalle scelte spesso dettate da individualismi, chi vorrebbe sperimentare ma non sa come fare per trovare le occasioni, chi vede i limiti familiari e territoriali e non sa come affrontarli, chi crede che le cose potrebbero cambiare in meglio ma non trova alleati o non sa da che parte iniziare per far sentire davvero la propria voce.
Cosi come tra giovani, anche la relazione tra adulti e minori è complessa, e a nostro avviso merita un sostegno maggiore, le istituzioni locali non ci sembrano in ascolto dei bisogni e delle richieste che provengono da una importantissima parte della società locale, quella su cui si basa il nostro futuro.
Il tema da cui partire per affrontare tutto questo ci pare la presa di coscienza di essere una comunità: siamo abitanti di un’isola unica, diversa nelle sue parti ma unita da un mare meraviglioso che ci circonda, le scelte che facciamo, la nostra vita pubblica, i servizi che costruiamo riguardano tutti e sono di primaria importanza.
Il concetto di appartenere ad una comunità sta alla base di ogni nostra consapevolezza, siamo diversi e siamo uniti, in questo sta la nostra ricchezza e il potenziale generativo capace di dare risposte a temi di non facile soluzione. Comunità è dunque concetto complesso che tiene in sé una multidimensionalità di attori: dal singolo cittadino alle amministrazioni, nonché istituzioni ed enti dedicati del terzo settore. Il territorio isolano, a primo impatto, non sembra propenso a viversi, riconoscersi e collaborare come un’intera comunità educante in virtù di un approccio principalmente individualista e diffidente. Occorre superare le resistenze iniziali perché oltre queste ci sono tante risorse per vivere appieno la comunità in uno spirito di collaborazione: la prima fra tutte riguarda la condizione giovanile.
Il nostro progetto prova ad intercettare i bisogni legando temi e persone, per provare a costruire proposte e strutturare progetti. Siamo convinti che si possa fare molto con poco e che i giovani siano davvero portatori di visioni e idee vitalizzanti.
Per questo stiamo provando a mettere insieme gruppi di persone che hanno in comune la voglia di provare a dare il proprio contributo, favorendo la strutturazione di idee attraverso percorsi che ci permettono di dare una fisionomia precisa ad idee e desideri. Si può fare: metodologie di indagine sociale come quella dei focus group ci permettono di provare a enucleare soluzioni collettive. A questo servono gli appuntamenti che trovate in calendario nei diversi comuni dell’Elba. Ci vuole tempo, ma grazie a tutor e professionisti dell’indagine sociale le idee possono davvero diventare progetti sociali per costruire insieme piccole esperienze di qualità.
Invitiamo dunque tutti i cittadini ad una riflessione aperta e comune. All’Elba esistono piccoli gruppi spontanei di giovani già costituiti e in via di costituzione. Ci rivolgiamo anche a loro perchè l’apporto di questi portatori di interessi può essere davvero molto utile alla co costruzione di una visione nuova, che mette in comune il desiderio di migliorare la vita della società locale. Ci si può mettere in contatto anche grazie agli spazi sociali del progetto (facebook e instagram) che ci permettono un veloce primo contatto e vi potranno tenere aggiornati sul calendario dei prossimi appuntamenti.

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