Focus group, pali di ascolto e laboratori di progettazione: l’Elba cresce a piccoli passi

Desideriamo rendere conto dell’intenso movimento legato a questo lavoro, importante e poco visibile, che nel tempo speriamo darà buoni frutti, per iniziare relazioni più fluide e libere, più salde e generative. Un impegno grande, i cui esiti per ora sono piccoli ma incoraggianti.

Focus group: nel mese di dicembre abbiamo indetto un paio di incontri con due classi dell’istituto scolastico Foresi per delineare insieme alle studentesse e agli studenti una analisi dei bisogni dei giovani. I risultati del questionario somministrato saranno raccolti in un report che verrà presto reso pubblico. A metà febbraio terremo un nuovo incontro, questa volta con i servizi sociali, incentrato sulla definizione di comunità educante isolana.

Pali di ascolto: abbiamo realizzato il materiale previsto dal progetto, opuscoli, cartoline, segnalibri, espositori che abbiamo collocato in spazi amici, per diffondere il nostro sondaggio e raccogliere opinioni. Molto positivo l’incontro con le libraie della Giunti al Punto di Portoferraio. Stimolante lo scambio con Mar di Libri, vivace libreria del centro storico di Portoferraio. Caloroso e festante, l’incontro con Simone Meloni della Arciconfraternita della Misericordia, che del progetto condivide profondamente lo spirito e le motivazioni. Abbiamo conosciuto anche Stefania di Chiara dell’associazione Insieme per L’Elba, nel loro negozio di oggetti vintage abbiamo incontrato le tante volontarie. Entrambe queste ultime realtà hanno risposto positivamente dimostrandosi desiderose di lavorare insieme a noi, cercheremo dunque di coinvolgerle per progettare e realizzare insieme un nuovo appuntamento pubblico presso la biblioteca comunale di Campo nell’Elba.

Più difficili del previsto i Laboratori di progettazione partecipata: poche, lo ammettiamo, le persone che hanno preso parte al primo incontro a Campo, per mancanza di partecipanti il secondo è stato rimandato. Fino ad ora abbiamo riservato questi incontri ai rappresentati delle istituzioni e del terzo settore, pensiamo dunque di aprici di più alla libera partecipazione della cittadinanza.