Anche nel Lazio, il Regolamento per l’affido familiare

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La Regione Lazio ha approvato il 20 febbraio 2019 il suo primo Regolamento per l’affidamento familiare, (regolamento 4 marzo 2019 n. 2) frutto dell’impegno del Tavolo di lavoro sulla prevenzione degli allontanamenti e il benessere dei minorenni, durato oltre un anno. Al Tavolo, promosso su impulso congiunto della Regione Lazio e della “Campagna Donare futuro – cinque richieste urgenti alle regioni del centro sud per il diritto dei minori a crescere in famiglia”, hanno partecipato la Rete Mam&Co. – la Rete delle strutture e dei servizi per nuclei vulnerabili mamme-bambino – sostenuta dalle organizzazioni del progetto #CRESCEREINSIEME, i rappresentanti dei servizi sociali di Roma Capitale, Alatri, di Cura di Vetralla, Latina e Rieti, del Tribunale per i minorenni, del Garante regionale per l’ infanzia e le organizzazioni del terzo settore attive su questo fronte.

L’impegno della Rete

La Rete Mam&Co. e il progetto #CRESCEREINSIEME hanno concentrato la propria azione di advocacy su due aspetti particolari dell’affido familiare: l’azione di sostegno alle famiglie vulnerabili, al fine di prevenire l’allontanamento del minore dalla propria famiglia, se non per il tempo strettamente necessario al recupero della vulnerabilità della famiglia stessa; l’inserimento dei nuclei mamma-bambino nella loro interezza, fra i soggetti ammessi, al fine di evitare – ove possibile – un allontanamento fortemente traumatico per i bambini e per le mamme.

Il Regolamento approvato ha recepito entrambe le istanze, così come si legge all’art. 2: «La Regione Lazio, nel rispetto della raccomandazione 223.2 delle “Linee nazionali di indirizzo sull’affidamento familiare”, promuove ed incoraggia tutte le attività finalizzate a prevenire gli allontanamenti dei bambini dalla loro famiglia, attraverso la promozione, la sensibilizzazione, la formazione e il sostegno della prossimità familiare e del buon vicinato. Promuove altresì la programmazione delle “risorse accoglienti”, intendendo con questo termine tutte quelle forme di accoglienza legate alla “vicinanza solidale” che si affiancano alle famiglie vulnerabili e che si caratterizzano per la dimensione relazionale e la temporaneità». Una di queste  forme è quella delle Famiglie Solidali, nella cui formazione sono impegnate le 14 organizzazioni di #CRESCEREINSIEME, con l’obiettivo di costruire una vera e propria Rete.

Fra le misure assunte dal Regolamento per prevenire gli allontanamenti, per la prima volta nel Lazio, « soggetti dell’affidamento familiare sono:… i nuclei familiari mono genitoriali e non, che necessitino di un periodo di tempo e di sostegno per sviluppare le competenze socio-relazionali necessarie per la vita in autonomia » (art. 4).

Altri importanti elementi innovativi sono la collaborazione tra settore pubblico, terzo settore e associazioni familiari – per ciascuno dei quali sono state delineati diritti, doveri e responsabilità – e i contributi economici uniformi per le famiglie affidatarie, relativamente ai vari tipi di affidamento nel Lazio.

Prossimi step

Ci sono sei mesi di tempo per dare braccia e gambe al regolamento. Il Tavolo regionale è impegnato ad accompagnare questa nuova fase affinché esso venga fatto proprio dai distretti e obbligatoriamente applicato, così come prescritto nel testo. In particolare, l’attenzione è sul “Percorso di specializzazione sui temi dell’affido e in generale sulla tutela dei minori per gli operatori dei servizi sociali e sociosanitari del Lazio”, partito il 7 febbraio 2019 e che coinvolge circa 130 operatori di tutta la regione.

Un ringraziamento particolare va all’Assessora Alessandra Troncarelli, alla Direzione regionale per l’inclusione sociale e all’Area politiche per l’inclusione.


Il lancio e l’articolo del nostro Media Partner DIRE – agenzia di stampa

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