A Cuneo la ParenteSi coi genitori al centro
di cooperativamomo
Inaugurato venerdì 26 maggio ParenteSi il punto di ascolto genitori del quartiere Cerialdo a Cuneo. Un momento che avevamo annunciato e che è stato come doveva essere. informale, colorato e condiviso. All’inaugurazione, dopo la presentazione dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cuneo, Paola Olivero, e della responsabile del progetto CostellAzioni della cooperativa MOMO, Ileana D’Incecco, abbiamo subito coinvolto tutti a partecipare e a metterci del loro: ragazzi, genitori, enti e Istituzioni, infatti, sono stati coinvolti nel dare il tocco conclusivo rifinendo gli alberi, simbolo di crescita, che compongono la scenografia di ParenteSi.
L’angolo, ricavato all’interno dell’ex scuola elementare di quartiere, è stato pensato ed allestito partendo dalla rete di comunità creata da CostellAzioni è la risposta all’esigenza di dare ai genitori un luogo vicino e di facile accesso dove trovare in modo informale chi può informare su servizi, possibilità e attività presenti nel quartiere cuneese e non solo. Senza sovrapporsi agli altri servizi dedicati alle famiglie, ParenteSi mette al centro i ragazzi e le ragazze dando la possibilità ai genitori di conoscere e di confrontarsi con gli educatori. Un punto di riferimento, affiancato ai luoghi del doposcuola e delle attività dedicate ai ragazzi, che sia un primo confronto sulle problematiche sociali ed educative che i genitori devono affrontare.
ParenteSi nasce negli stessi locali frequentati dai ragazzi del quartiere, dove ora anche i genitori possono trovare un punto di riferimento.
Abbiamo scelto come immagine simbolo di ParenteSi un albero i cui frutti sono un po’ stelle e un po’ frecce unite in tante CotellAzioni (manco a dirlo) e dai colori del progetto uniti a quelli di Con I Bambini. Come a dire: uniti si cresce. E crescere è un bel viaggio che possiamo fare insieme. Come famiglie e come comunità.
ParenteSi è uno dei frutti che il progetto CostellAzioni lascerà sui territori che l’hanno visto operare in questi 3 anni. Frutti che daranno semi e nuove piante anche grazie al Patto educativo di Comunità che il progetto sta scrivendo