Il Girotondo: psicologi ed educatori di ASAD al fianco di bambini con difficoltà relazionali

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All’interno del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, operato dall’impresa sociale Con i bambini, si colloca il progetto “Il Girotondo” rivolto a bambini da 0 a 6 anni con difficoltà relazionali. Il progetto rientra all’interno delle diverse attività previste dall’azione 3 del bando Prima Infanzia 0-6 anni volto a migliorare la qualità, l’accesso, la fruibilità, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti e rafforzare l’acquisizione di competenze fondamentali per il benessere dei bambini e delle loro famiglie.

Il progetto nasce nel settembre 2018, nel territorio della Zona Sociale 7 della Regione Umbria (comuni di Gubbio, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia e Pascelupo) con la collaborazione del Servizio Integrato per l’età evolutiva (USL Umbria 1) del territorio, e si configura come un percorso, a cadenza settimanale, nel quale i bambini hanno la possibilità di sperimentare ed implementare le proprie competenze all’interno del contesto protetto del piccolo gruppo di pari. L’intervento, condotto da Psicologi ed educatori della Cooperativa Sociale A.S.A.D., è volto a promuovere i prerequisiti della socialità e dell’interazione, generalmente più deboli e deficitari nei bambini con disturbo dello spettro autistico.

L’obiettivo è opportunità di apprendimento sociale, seguendo le linee guida del Modello Denver (Rogers S.J., Hall T., Osaky D., Reaven J. & Herbison J. (2001), The Denver Model: A Comprehensive, Integrated Educational Approach to Young Children with Autism and Their Families.), attraverso azioni centrate sul bambino per favorire la sua iniziativa, motivazione e partecipazione attiva. Partendo dalla motivazione e dall’interesse del bambino si strutturano attività di gioco congiunte o condivise che divengono il veicolo base per l’insegnamento dell’imitazione, dell’attenzione condivisa e della reciprocità, di un sistema di comunicazione verbale e/o simbolica, di regolazione e condivisione delle emozioni, del gioco e delle esperienze. L’intervento prevede una stretta collaborazione con le famiglie attraverso la condivisione degli obiettivi e delle strategie di intervento per favorire la circolarità del percorso e la generalizzazione delle tecniche d’insegnamento anche nei contesti naturali e quotidiani di vita dei bambini.

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