Un laboratorio di graffiti diventa (anche) ponte tra le generazioni

Tra un lockdown e l’altro, non si fermano i nostri laboratori pomeridiani: a Rivoli ha preso il via un’attività di rigenerazione urbana.

Non si sa ancora come si trasformerà il laboratorio di graffiti ai giardini Falcone di Rivoli con gli studenti e le studentesse dell’IC Primo Levi, inaugurato ieri mercoledì 4 novembre: gli educatori avevano previsto un calendario di incontri fino a inizio a dicembre, ma l’ultimo Dpcm ha cambiato lo scenario e ora bisognerà riorganizzarsi. Quel che è certo è che, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il progetto Comunit-Azione continua a riempire quegli spazi di socialità e protagonismo – online e dal vivo – che rischiano di rimanere vuoti nel mondo scolastico.

Il laboratorio è stato pensato per riqualificare i muri dei giardini Falcone, che ospitano una pista di pattinaggio dove tanti giovani si danno davano appuntamento per trascorrere il tempo libero. Guidati da Karim Cherif, che dall’inizio del progetto condivide con noi la sua esperienza nel mondo dei murales, i giovani hanno fatto un primo sopralluogo per prendere le misure dell’area di intervento; si sono scambiati le idee sul tema dei disegni (tempesta di colori, viaggio nello spazio, salviamo l’ambiente o il mondo degli animali?) realizzandone dei bozzetti; e si sono infine cimentati nella prova delle bombolette spray, per imparare a usarle.

Questo primo appuntamento è stato anche l’occasione per creare un ponte con un altro gruppo di cittadini che ai giardini Falcone ha il suo punto di ritrovo:  sono gli anziani del quartiere Maiasco di Rivoli, attivati dal progetto An.co.re. Oltre a prestare tavoli e sedie per disegnare, gli anziani hanno raccontato agli aspiranti graffitari come si impegnano nella e per la loro comunità.  Saranno proprio loro i primi, probabilmente, a godere della riqualificazione urbana che vede protagonisti i loro giovani concittadini.