Segui le frecce (del logo), scoprirai dove s’impara

di

Il logo scelto per identificare il progetto Community School. Per una connessione generativa è stato realizzato dal grafico Andrea Dalla Fontana.

L’idea di fondo è stata l’unione delle forze dei 48 partner coinvolti. L’obiettivo finale: delineare un’immagine che trasmettesse una strategia socio-educativa unitaria, necessaria a rispondere ai bisogni del variegato territorio biellese. 
Le revisioni che hanno portato al logo attuale sono state numerose. Del resto, non è difficile immaginare quanti sono stati gli input giunti in fase di realizzazione. Ognuno ha avuto
qualcosa da dire, un messaggio da trasmettere per far emergere un progetto forte e ambizioso come questo. 

Le prime bozze erano piuttosto differenti dalla definitiva e volevano richiamare elementi legati al mondo dell’infanzia e del gioco.

Poi si è scelta la strada della modernità e della semplicità.

«Gli elementi principali del logo sono le frecce che si inscrivono all’interno delle lettere. La freccia simboleggia le diverse direzioni che l’educazione può prendere, anche andando al di fuori dei percorsi tradizionali» – spiega Dalla Fontana, aggiungendo – «Proprio per questo, nel logotipo CS la freccia non solo si biforca (nella S), ma addirittura indica (nella C) una direzione contraria rispetto alle prime due.

La doppia O della parola school, poi, diventa un simbolo dell’infinito, chiaro richiamo al concetto di educazione continua e all’idea che non si finisce mai di imparare. L’utilizzo di pesi elevati nella scelta del font, infine, vuole sottolineare la forza del progetto».

L’obiettivo ultimo è stato quindi, quello di creare un logo istituzionale leggibile ma d’impatto.

Considerato l’ambito ed il target in cui il logo verrà utilizzato, l’immagine è semplice e forte al tempo stesso; capace di “bucare” e arrivare fino alle tre valli ed oltre, per essere ricordato.

I punti di forza del logo: leggibilità, modernità, impatto.

Regioni

Ti potrebbe interessare

La vita di Ermenegildo Zegna diventa una storia a misura di bambino

di

Il kamishibai arriva dal Giappone: lo usavano i monaci buddhisti fin dal 1300 per narrare, con le illustrazioni che scorrevano in un...

Costruire una comunità educante

di

Anche la comunità educante deve essere educata. Per questo, nel progetto Community School, ci sono anche momenti di formazione dedicati alle persone...

Corpo e Apprendimento: danza e disegno per lasciare un segno

di

Non si sta seduti al banco quando c’è un laboratorio di Segni Mossi. Anzi, a dire il vero i banchi spariscono proprio....