Paolo ci racconta il laboratorio di critica cinematografica | None

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Cosa avete fatto durante il laboratorio?

Abbiamo fatto delle lezioni teoriche di introduzione al cinema e alla tecnica purtroppo svolte a distanza, a causa del covid. Poi ci siamo trovati una volta tutti insieme per guardare il film “La principessa Mononoke” e negli incontri successivi abbiamo analizzato sceneggiatura, inquadrature, tematiche. Infine abbiamo realizzato ognuno un video di pochi minuti in cui parlavamo davanti alla telecamera analizzando una parte del film e mettendo in pratica la teoria delle inquadrature.

Com’è andata e cosa ti porti a casa da questa esperienza?

È stato molto interessante: ora non riesco più a guardare i film allo stesso modo. Mi ha aperto a capire nuovi concetti e visioni oltre ad avvicinarmi al mondo del cinema attraverso un film non molto gettonato. Abbiamo trattato tematiche di ogni genere tra cui anche quella ambientale e del rapporto uomo-natura, è stato un modo particolare di avvicinarsi alla cultura orientale. L’unica pecca è che la collaborazione e l’interazione con i compagni è stata difficile perchè mancava la presenza.

Cosa mi dici di te? Cosa fai nella vita, cosa ti piace fare nel tempo libero?

Prima di tutto non sono un esperto di cinema – ride. Frequento lo scientifico, mi piacciono le materie scientifiche e non guardo molti film, ma amo leggere. So di essere controcorrente su questo, ma tra la scuola, lo sport, il ruolo di rappresentate di classe e la vita sociale non mi rimane molto tempo libero e preferisco passarlo a leggere.

Cosa vorresti nella tua scuola ideale?

Luoghi di aggregazione e di autogestione. Mi piacerebbe che venissero organizzati corsi o attività dove ci fosse spazio per argomenti come la psicologia o l’economia quotidiana, ad esempio come pagare tasse o bollette, informazioni utili per vivere in autonomia, ma anche gruppi di lettura e cinema. Noi organizziamo già delle giornate autogestite di occupazione istituzionale con laboratori di musica, pittura ed educazione sessuale etc e poi abbiamo anche una scuola di musica in cui ci troviamo, suoniamo insieme e si conoscono persone nuove e così è più facile organizzare spazi e strumenti.

Com’è la scuola oggi?

Io ora vado a scuola a Pinerolo e nel mio istituto le lezioni non sono frontali, ma vengono organizzati spesso lavori di gruppo e si dà largo spazio alla tecnologia, ogni classe ha una LIM. Poi vengono organizzate lezioni in compresenza in inglese e partecipiamo anche alle Olimpiadi di Filosofia. Trovo sia un ambiente ricco e stimolante, poi non so se sia ovunque così.

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