L’importanza del Parent Training

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Tra i tanti meriti che il progetto C.O.M.E. A. C.A.S.A ha, c’è, sicuramente, anche quello di aver dato una dimostrazione empirica e la possibilità di esperienza diretta di qualcosa che i genitori, più o meno chiaramente, e gli esperti, perché molta letteratura scientifica, basata su dati, è stata prodotta negli anni, sanno: la riuscita dell’intervento è direttamente proporzionale alla consapevolezza e all’accettazione della diagnosi da parte dei genitori.

Consapevolezza ed accettazione, sulla prima ci si può lavorare, sulla seconda può non bastare una vita per arrivare ad averla.

Cosa bisogna fare allora? Bisogna lavorare. Su cosa? Sulla famosa cassetta degli attrezzi.

La cassetta degli attrezzi di cui ogni famiglia si deve dotare per affrontare in maniera efficace tutto quello che la diagnosi comporta e che, in estrema sintesi, potremmo definire: la bomba!

La bomba emotiva, sociale, economica che viene sganciata sul presente che, in una prima fase sembra dilatarsi all’infinito e il futuro che, ad un certo punto, inizia ad incombere minaccioso, terrorizzante, di una coppia che riceve la diagnosi e che aveva immaginato tutt’altro pensando alla nascita del figlio.

La letteratura scientifica prodotta, l’abbiamo detto, è molta, fare qui un elenco che rischia di rimanere incompleto, è inutile però pensiamo che sia utile raccontare la nostra esperienza al Be-Blu con il laboratorio parent training.

Il fatto che non ci sia una definizione univoca di parent training ci ha portato a disegnarne uno per ogni utente.

Abbiamo deciso di dividere le ore in incontri singoli o di coppia per i genitori che hanno i bambini presi in carico da più tempo mentre per i genitori che hanno appena ricevuto la diagnosi abbiamo organizzato una serie di incontri di gruppo.

Il training sui singoli e sulle coppie è stato caratterizzato da un lavoro molto attento, e mirato su quelle che sono state le criticità, le frustrazioni e il conseguente stress emersi in fase di “applicazione” degli obiettivi fissati in fase di supervisione e che sappiamo riguardano tutti gli ambiti di vita del bambino.

Per il gruppo, invece, si è deciso di presentare in modo chiaro e comprensibile la metodologia di insegnamento basata sull’applied behaviour analisys (ABA) per rendere il più breve possibile la fase di spaesamento che coglie tutti i genitori quando i loro bambini cominciano il trattamento e che, andando a cercare in maniera autonoma risposte, magari sul web, entrano in uno stato di confusione che rallenta il lavoro.

La risposta di tutti è stata molto positiva, così positiva che abbiamo deciso di chiedere di raddoppiare le ore di questo laboratorio perché la richiesta di tutti, nessuno escluso, i genitori che hanno partecipato, è stata quella di poter replicare l’esperienza.

E il team del Faro sempre così collaborativo e propositivo, anche questa volta non ci ha delusi: nel secondo anno di progetto, aumenterà il numero di genitori che potranno usufruire del parent training. Non vediamo l’ora di ricominciare!

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