La ricchezza e le sfide della collaborazione

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Il progetto “Coltivare la Comunità” attua la collaborazione tra enti pubblici, del privato sociale e interlocutori informali attraverso una collaborazione multi-professionale e partecipativa che è orientata ad attivare reti di solidarietà capaci di generare una comunità che accoglie le differenze. 

In questi primi mesi di lavoro il progetto è entrato nel pieno delle attività attivando il percorso di comprensione ed analisi dell’esperienza del Progetto “Un ponte tra ospedale e territorio” attraverso focus group e incontri formativi. Ha dato avvio anche al processo di ideazione e programmazione della fase di sensibilizzazione e formazione sul territorio di Borgo Pilonetto che partirà prossimamente. Una vera e propria fucina.

Stiamo toccando con mano ancora una volta la ricchezza della collaborazione, o se vogliamo, della sinergia (entrambi i termini significano “lavorare insieme”, seppur con sfumature diverse). Mettere a fattor comune pensieri, esperienze, idee, dubbi, visioni, interrogativi, sogni, guardando insieme  verso un obiettivo comune sta aprendo a tutti noi partecipanti nuovi orizzonti e nuove sensibilità. La ricchezza dei tanti punti di vista fa sì che “il tutto sia più della somma delle singole parti” . Ogni protagonista contribuisce con le proprie caratteristiche e arricchisce ogni singolo legame che si può creare al suo interno.

Al contempo, il lavoro comune porta con sé una serie di sfide che accompagnano la collaborazione tra realtà così diverse. Ciò richiede un impegno costante e una volontà quasi ferrea da parte di tutti coloro coinvolti nel progetto. Uno degli elementi fondamentali è trovare un equilibrio, per poter costruire un terreno comune di idee, pensieri e valori. Superare le differenze di prospettive e visioni del mondo è stato ed è un processo complesso e laborioso. Tuttavia, attraverso il dialogo aperto e la volontà di ascoltare e comprendere le opinioni altrui, si possono trovare punti di convergenza da cui partire per tracciare una strada comune. Come ci ha evidenziato il Prof. Margherita “chi vuole costruire comunità deve mettersi in gioco, e cambiare il suo punto di vista”.

 



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