“VOCI FUORI CLASSE” – METTERSI NEI PANNI DEGLI ALTRI: LE ESPERIENZE DEI RAGAZZI I.T.C. DI BRIENZA
di classifuoriclasse
di Alessia Nigro – Classe IIIE
Mettersi nei panni degli altri penso non sia del tutto semplice ed immediato; una persona va capita, vanno capiti i suoi comportamenti per poi aiutarlo e non distruggerlo completamente esprimendo un giudizio inutile. In certi casi io in prima persona volevo essere capita ragionando a mio modo da chi ritenevo “amico”, purtroppo mi sono sentita esclusa, respinta e a volte persino ignorata…queste situazioni mi hanno fatto capire ancor di più il potere che abbiamo per metterci nei panni degli altri percependo emozioni e sensazioni attraverso i loro occhi senza giudicare e magari pensando un po’ in più!
di Carolina Fittipaldi – Classe IIIF
Sono d’accordo con il testo, secondo me per capire le altre persone dovremmo provare a metterci nei loro panni, per capire le loro paure incertezze e dovremmo aiutarli a interagire con le altre persone, per non fare gli stessi errori ma per migliorare il comportamento tra le persone così che potremmo avere un mondo più giusto. Ma dato che ci sono persone che ignorano questo fatto, secondo loro bisogna pensare a loro stessi dove c’è egoismo, odio e irresponsabilità nei confronti degli altri. Per poter distinguere le persone e meglio che li distingui in base al loro comportamento verso gli altri e il rispetto che dimostrano, infatti se guardi il comportamento di ogni persona chiediti perché sta facendo quel gesto guarda come si comporta e riuscirai a distinguere chi è una persona con buone intenzioni e quella con cattive intenzioni. Comunque tutto dipende da te, non aprirti a qualsiasi persona che ti potrebbe ferire ma apriti alle persone che si sentono sole come te e pensa che quel tipo di persona ti ascolterà come si deve.
di Mariantonietta Fiore – ClasseIIIE
Tra due o più persone capita spesso di arrivare ad un punto in cui non ci si capisce più e di conseguenza ci si trova ad accusare l’altra persona di non riuscire ad essere attenti a comprendere cosa si prova veramente. Siccome la maggior parte delle volte il nostro obiettivo è quello di avere sempre ragione e non quello di capirsi realmente, dobbiamo provare a metterci nei panni dell’altro e cercare di percepire le sensazioni e le emozioni che sta provando. Mettersi nei panni degli altri non è una cosa semplice, perché magari siamo degli egocentrici a cui non interessa nulla se non la propria persona e il proprio ego, oppure, per paura di provare emozioni che non ci appartengono. Credo però sia molto importante fermarsi a pensare un istante alle emozioni belle o brutte che siano che la persona di fronte a noi sta provando e riflettere prima di dire o fare cose che potrebbero compromettere lo stato d’animo di quest’ultimo. Quindi prima di fare qualcosa pensiamo anche all’altro e non solo a noi stessi.
di Luisa Ye – Classe IIIE
Ascolto spesso i problemi degli altri, non li giudico, non do suggerimenti prima di conoscere nel dettaglio la situazione. Spesso rispondo: capisco, mi dispiace, passerà mi è capitato una volta nelle medie una mia compagna stava lì è un angolo giocare il cellulare sentiva sola e non parlava molto. Sono avvicinata a lei io ho chiesto perché non giocava con noi lei rispose che non aveva amici e non andava bene a scuola così ho cercato di stare sempre accanto a lei e studiare insieme, quel giorno poi ho capito che tutti noi siamo diversi, speciali la solitudine non è altro che un passo da superare dovremmo avere fiducia di noi stessi.
di Francesca Pio Azzato – Classe IIIE
Mettersi nei panni degli altri, significa immedesimarsi negli stati d’animo di un’altra persona. O meglio, sintonizzarsi per aiutare, sostenere e soprattutto comprendere. Per me mettersi nei panni degli altri non significa fare proprie le altrui emozioni, significa comprendere senza esserne travolto e tenere sempre presente del “COME FOSSE LA MIA”.
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