I laboratori Allenamente: mettersi in gioco giocando

di

«Siamo in periodo storico in cui ancora di più i bambini e i ragazzi faticano a mettersi in gioco. Molte volte i bambini che incontro non è che non vogliono studiare quanto non hanno autostima, rifiutano l’idea di provarci comunque: non si mettono in gioco». A dirlo è Sonia Scalco che per la Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni conduce i laboratori Allenamente presso le primarie e le secondarie di primo grado.

L’obiettivo è quello di fornire a bambini e ragazzi degli strumenti che possano aumentare la propria consapevolezza e autostima, ponendoli al centro del loro stesso percorso educativo e favorendone l’autonomia.

Ciò risulta cruciale in un momento in cui la dispersione scolastica nel passaggio dalla scuola primaria di secondo grado a quella secondaria rischia di raggiungere vette molto alte a causa della didattica a distanza.

«Gli adolescenti hanno una tremenda paura di essere giudicati, seguono il branco. Allora tramite i nostri incontri proviamo a tirare dentro chi fugge, chi ha paura di mettersi in gioco, chi non è consapevole di sé e delle proprie potenzialità. Giocando si insegna a mettersi in gioco.  Per esempio con il laboratorio sull’errore mostro come lo sbaglio possa essere un’opportunità, come da una storia sbagliata possa nascerne un’altra più bella» spiega la Scalco.

I giochi sono tra i più vari: quelli che accrescono l’autostima, la creatività, le competenze intellettuali.

Per esempio con il laboratorio sulla curiosità si è partiti da Leonardo, persona curiosa per eccellenza, per mostrare quanto sia importante la voglia di conoscere. Il metodo usato per superare la barriera tra classe e computer? Il gioco, naturalmente.

Regioni

Argomenti