Laboratori STEM: sviluppare nuovi linguaggi

Pur se a distanza, si ricomincia con i laboratori STEM (Science, Technology, Engineering e Math) nelle scuole primarie di primo e secondo grado della Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni. I laboratori sono realizzati dal Cidi Palermo insieme a FabLab Palermo.

Ancora una volta i bambini seguono in classe la nostra esperta collegata da casa. Se con i laboratori di inglese (per saperne di più clicca qui) è l’arte, il teatro in particolare, a veicolare l’apprendimento e a sconfiggere la distanza, in questo caso è proprio l’utilizzo integrato del digitale nei processi di apprendimento a farlo. Ciò consente un’interazione sociale in cui lo studente collabora, si confronta con i propri pari e con gli esperti.

«La creazione di un’animazione interattiva tocca materie didattiche come matematica, scienze, tecnologia»spiega Marcella Pizzuto che per FAbLab conduce i laboratori STEM. «Materie che aiutano a sviluppare il pensiero computazionale potenziando il pensiero logico analitico e il problem solving: un’opportunità per tutti gli studenti di veicolare nuovi linguaggi e acquisire competenze trasversali».

L’apprendimento  non è rivolto solo ai bambini e ai ragazzi ma anche ai docenti per migliorare l’offerta didattica. Gli si forniscono elementi essenziali per un uso consapevole e virtuoso delle risorse in rete affinché gli stessi possano guidare gli allievi alla costruzione di competenze di cittadinanza digitale. Ciò al fine di prevenire situazioni di disagio online, evitare meccanismi di bullismo, forme di incitamento all’odio, strumentalizzazione delle informazioni.

«La questione fondamentale è che i bambini sono nativi digitali ed è necessario insegnare a usare gli strumenti digitali in maniera corretta: non passiva ma costruttiva» riflette Marcella Pizzuto. «Competenze spendibili nel mercato del lavoro. Chi sa programmare oggi ha molte più chance di trovare un impiego e nel futuro non potremo prescindere da una adeguata cultura digitale».