Il Centro Tau e le sue storie infinite e variopinte

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«Penso che il Centro Tau sia un po’ come il palazzo del mago Atlante, dove ogni stanza riserva sorprese e le persone si cercano e si trovano e poi si perdono di nuovo. E dove le storie di chi lo abita come quelle di questi ragazzi sono infinite e variopinte». Così l’attore, regista e scrittore Alberto Nicolino al termine delle giornate trascorse al Centro Tau intervistando e ascoltando i ragazzi di tutte le fasce d’età.

Maestro nel racconto orale, Nicolino si è messo in ascolto. Ogni bambino e ragazzo del centro ha condiviso con lui i suoi ricordi, le sue storie, i suoi luoghi, il modo di essere maschi o femmine, come si vivono le “diversità” nel quartiere. Nicolino le trasformerà in una narrazione che diventerà disegno e poi murales in un contagio infinito di arti e di sguardi.

Ritornare a mettere i bambini al centro del quartiere, della città. Farlo rendendo il loro quartiere davvero una casa, in cui l’atmosfera è familiare perché progettata, pensata e disegnata da loro. Il loro modo di guardare alle cose diventerà il volto del quartiere, i suoi lineamenti, i suoi colori.

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