La Comunità Educante De’ Pazzi si presenta

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Come nasce la Comunità Educante De’ Pazzi, quali sono i suoi valori e obiettivi e come è stato avviato il progetto?

COME NASCE LA COMUNITÀ EDUCANTE?

A partire dalla prima estate di pandemia, ci siamo riuniti per parlare, discutere e formarci in vista di un nuovo modo di concepire l’educazione, a scuola e fuori. Abbiamo cercato di considerare la “crisi” che stavamo vivendo come un’opportunità per cambiare le cose. Un’occasione per far emergere i problemi e provare a cercare soluzioni alternative. Era fondamentale mettere al centro della nostra società tutti gli attori coinvolti nei processi educativi, a vario titolo: istituzioni scolastiche e culturali, attività di doposcuola, associazioni attive sul territorio, famiglie,  centri sociali. Consapevoli del fatto che è la comunità intera che ruota intorno ad un territorio, a doversi far carico dei compiti educativi, in un processo reciproco e di formazione continua. Processo volto alla valorizzazione, alla conoscenza e alla riappropriazione degli spazi che viviamo, per restituirli a bambine e bambini, ragazzi e ragazze con un ruolo di rinnovata e centrale importanza.

IL PERCORSO DEL PROGETTO:

Dando continuità al processo con cui si è attivato il primo nucleo della nostra Comunità Educante e desiderando valorizzare il patrimonio di impegno e di attivismo che caratterizza questo territorio, il percorso che abbiamo pensato prevede azioni integrate volte a: potenziare la capacità di co-progettare e fare rete della comunità educante, integrare e ampliare la rete degli attori educativi e attivare spazi e iniziative dentro e fuori la scuola.

Vogliamo:

  • Rafforzare e allargare la rete degli attori educativi già presente nel quartiere: connettere scuola, famiglie, soggetti singoli e organizzati, agenzie educative, istituzioni, terzo settore ed enti di gestione delle risorse naturali e museali del territorio; al fine di accompagnare i minori nel proprio processo di crescita.
  • Realizzare un percorso che rafforzi questa rete e sappia rivolgersi ad altri soggetti del territorio. Agire con la responsabilità di accompagnare e guidare le nuove generazioni nel processo di crescita e di inserimento nel mondo adulto; al fine di creare e dotare la comunità di strumenti volti ad accompagnare bambini e ragazzi nei processi di riappropriazione degli spazi urbani, in particolare delle risorse naturali presenti nel territorio.
  • Stimolare interrogativi e riflessioni a partire dal significato di essere Comunità. Individuare percorsi, iniziative, metodologie comuni e trasversali al territorio che favoriscano lo sviluppo condiviso di una cultura sociale impegnata e partecipe. Cultura sociale, in cui ognuno, per il proprio ruolo e competenza, si attivi e collabori.
  • Promuovere anche l’allestimento o la riattivazione di spazi aperti esistenti. Rafforzare la potenzialità di scuola, museo e parchi naturali del territorio, che ospiteranno la realizzazione di attività di progetto e non.

 

L’AVVIO DEL PROGETTO:

Con l’avvio del progetto abbiamo realizzato i primi laboratori proposti ai bambini della scuola dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria di primo grado. Abbiamo offerto a gruppi classe l’occasione di svolgere attività nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene. Sono stati proposti laboratori di educazione ambientale e attività motoria, come il laboratorio di break dance e quello di giocoleria. Per i bambini della scuola dell’infanzia sono state organizzate due giornate intere all’aperto, anche come momento finale dell’anno scolastico.

Tramite la collaborazione con altre associazioni ed enti del quartiere abbiamo organizzato una festa di fine anno, pianificata su diverse giornate. In questo contesto abbiamo allestito spettacoli, laboratori, e serate tematiche. La festa si è svolta sia nei parchi del quartiere che presso la scuola, il museo e le sedi di associazioni. Questa eterogeneità dimostra la sinergia nella quale il progetto di inserisce. In questo contesto il Museo di Casal de’ Pazzi, ha accolto i bambini del quartiere per una visita guidata dedicata e un laboratorio di kamishibai. Durante queste attività un’antropologa esperta in comunicazione con i più piccoli ha raccontato degli uomini e degli animali presenti nel territorio 200.000 anni fa, che hanno lasciato segni della loro presenza nei fossili conservati nel sito musealizzato.

 

Il progetto “Comunità Educante DE’ PAZZI all’opera” è stato finanziato con il bando per le Comunità Educanti 2020 attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Loperatività del Fondo è stata assegnata dall’Acri all’impresa sociale Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Soggetto responsabile del progetto “Comunità Educante DE’ PAZZI all’opera” è Insieme per l’Aniene APS in partenariato con ABCittà società cooperativa sociale, ASD Palestra Popolare Corpi Pazzi, IC G. Palombini, Museo di Casal de’ Pazzi.

 

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