TERRA SCALZA: dal laboratorio teatrale alla messa in scena dello spettacolo con il Teatro Koreja

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[…] Vivere la vita è una cosa veramente grossa, c’è tutto il mondo tra la culla e la fossa […] Vivere la vita è come fare un grosso girotondo. C’è il momento di stare su e quello di cadere giù nel fondo. E allora avrai paura perché a quella notte non eri pronto. Al mattino ti rialzerai sulle tue gambe e sarai l’uomo più forte del mondo […] 

Sono queste alcune delle parole di Vivere la vita, canzone di Alessandro Mannarino che i ragazzi dell’Istituto Alighieri-Diaz di Lecce hanno fatto proprie nel loro TERRA SCALZA andato in scena venerdì 5 luglio. Siamo partiti da un dialogo con la scuola sugli obiettivi e le finalità del progetto Le Case Speciali dei Ragazzi e delle Ragazze e, nel mese di gennaio, abbiamo chiesto e ottenuto di incontrare i genitori e i ragazzi stessi, facendo un giro delle classi. Non abbiamo fatto selezioni, ma raccolto le 38 adesioni volontarie degli studenti suddividendoli in 2 gruppi di lavoro che, a partire dal 4 e 5 di febbraio, hanno iniziato un percorso di 60 ore di laboratorio conclusosi proprio il 5 luglio.

Ma come può il teatro contribuire a rimuovere gli ostacoli di natura sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori?

Prendendo spunto dalla leggenda della Spada nella roccia e dopo aver tentato di rispondere a quesiti come: Cosa mi ferisce? Quando mi sento solo? Quando mi nascondo per stare da solo? Possiamo cambiare insieme? Qual è il mio potere? Quando sono stato coraggioso? Sono libero? Chi è ricco? si è cercato di riflettere sull’importanza dell’ascolto, del confronto, della ricerca di un’armonia nel disaccordo, del gruppo.

Camminare a piedi scalzi, liberi da scarpe troppo allacciate significa tornare a toccare, a percepire la terra sulla quale camminiamo, ricercare l’essenziale, il necessario, abbandonare le sovrastrutture e le armature che, anziché proteggerci, ci isolano e allontanano dagli altri.

Sul palcoscenico, abbiamo giocato a liberarci delle nostre scarpe e a sentirci più leggeri. Ci siamo misurati con noi stessi, con le nostre paure e le nostre solitudini. Ci siamo misurati con il nostro lato oscuro e con la capacità di chiedere scusa e perdonare. Abbiamo vissuto e respirato la forza dello stare insieme, adulti e ragazzi, uomini e donne, pedagoghi e allievi. Persone.

Abbiamo giocato, eppure, abbiamo fatto sul serio. E, senza accorgercene, siamo cresciuti un po’.

[…] Puoi cambiare camicia se ne hai voglia e se hai fiducia puoi cambiare scarpe –  scrive ancora Mannarino nel suo testo cantato proprio da ragazzini – se hai scarpe nuove puoi cambiare strada. E cambiando strada puoi cambiare idee e con le idee puoi cambiare il mondo…Ma il mondo non cambia spesso. Allora la tua vera Rivoluzione sarà cambiare tè stesso […] Posso dirti una cosa da bambino??? Esci di casa! Sorridi!! Respira forte!!! Sei vivo!!!…cretino […]

Ed è proprio questa la forza del teatro, la nostra Rivoluzione: offrire occasioni e alternative, sviluppare la personalità e promuovere la libertà individuale contro la povertà educativa. Un messaggio rivolto anche a tutti gli adulti presenti in sala.

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