Via alla fantasia, il laboratorio

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La testimonianza di Mariablu Scaringella, copy e content creator curatrice del laboratorio per Le Case Speciali, a Ruvo.

Un laboratorio per imparare a scrivere e realizzare contenuti per i social e la comunicazione è una gran bella sfida. Da una parte perché le nuove generazioni sono molto più digitali delle nostre, quindi avrebbero molto da insegnarci, dall’altra perché portarli ad immaginare un lavoro da quello che è il loro momento di svago (momento fin troppo lungo, a volte) crea in loro un corto circuito che li spaventa.

Considerando che l’obiettivo del laboratorio è dare loro nuovi spunti di crescita e coesione, non ho potuto far altro che lasciare che la perfezione che il mio lavoro di comunicatrice digitale richiede abdicasse in favore della parte più emotiva e spontanea.

Scrivere e fare foto e video per raccontare e documentare, quindi, stanno diventando, nelle loro mani, strumenti per esprimere sentimenti, contrasti e desideri, aiutandoli in un momento così complicato per la loro età.
Il mio compito resta quello di cambiare la messa a fuoco nel momento in cui osservano, per raccontarlo poi nella maniera più simile possibile a ciò che sono e ciò che sentono, in un clima disteso, senza giudizi né voti, come quello che piano piano si costruisce all’interno dei laboratori.

Ma il risultato lo lascio raccontare direttamente a loro.

Nell’ultimo incontro di scrittura creativa, ispirata dalle parole di Franco Lorenzoni, ho chiesto loro di portarmi un regalo per il gruppo, reale o virtuale che fosse. L’importante era che rappresentasse qualcosa di rilevante per loro, da condividere con gli altri in questa avventura vissuta insieme.Due tra le più piccole, L. e C., hanno regalato i loro peluche perché sono sempre pronti a dare un abbraccio nei momenti di solitudine o tristezza.
Gi. ha realizzato 9 segnalibri con delle foto, trovate on-line, che le piacevano particolarmente e ha riportato sul retro, scritte a mano, alcune citazioni tratte da libri che le sono piaciuti molto, per condividere l’amore per la lettura con tutte e tutti noi. Oltre al bel regalo fisico, ci ha donato un bel momento in cui ci siamo confrontati sul tipo di scelta, sulle citazioni preferite e sull’importanza stessa di quel momento che stavamo vivendo.
Ga. ci ha regalato la foto di una strada piena di macchine, un simbolo del viaggio che stiamo facendo insieme, oltre ad un evidenziatore viola per sottolineare tutte le frasi dei libri che ci colpiscono e i ricordi belli che stiamo producendo.
D. ci ha regalato una chitarra, perché la musica è un veicolo che ama per esprimere le sue emozioni e far passare la tristezza e il dolore quando arrivano.
A. ci ha regalato una foto che ha fatto dell’arcobaleno per ricordarci che le cose belle esistono sempre e che anche se arriva il temporale dobbiamo solo aspettare che passi.
M. ci ha regalato la sua mensola piena dei SUOI libri, perché ognuno possa sognare e viaggiare come ha fatto lei.
G. ci ha regalato il suo ricordo più bello, la visita allo zoo quando era bambino, ovviamente condito di dettagli come suo solito fino a che, a suo dire, s’è addormentato e ha finito i ricordi.

Insomma, il vero regalo l’hanno fatto loro a me.

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