SOCIALMENTE CONNESSI. Il Servizio Sociale Scolastico come generatore di opportunità.
di casespeciali
L’iperconnessione se da un lato fornisce agli adolescenti opportunità di relazione e di sviluppo individuale e collettivo, dall’altro li espone ai rischi che incidono tanto sulla costruzione sociale della loro identità quanto sulla reputazione online.
Sono partite le azioni del ricco programma formativo per crescere insieme nell’arte di educare consapevole. Socialmente Connessi nel tempo sospeso, immersi nei social media, navigano, creano, comunicano e crescono senza più distinzione tra online e offline. Sul volto dei ragazzi e delle ragazze si legge un profondo bisogno di riscoprire l’umano. Tanto più per i bambini e gli adolescenti, per cui socialità, condivisione e aggregazione costituiscono uno degli aspetti fondamentali della crescita. Azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”. Educare e accompagnare nella bellezza della scuola e delle storie.
Su queste premesse nasce lo spazio realizzato dalla Fondazione F.I.R.S.S. che si focalizza sulle pratiche comunicative, i comportamenti e le esperienze online degli adolescenti nei siti di social network, mettendo a fuoco l’attenzione sui fenomeni di cyberbullismo, sexting e abuso di dati personali, a partire da un inquadramento teorico condotto grazie alla collaborazione dalle Assistenti Sociali Dott.ssa Martino Maria, Santovito Anna. Come allearsi alla sfida educativa del web.
L’attività proposta nelle classi I, II e III dell’Istituto Comprensivo Secondario De Marinis, di Bari nasce dall’esigenza di educare le ragazze e i ragazzi all’uso consapevole dei social network, a volte fonte di disorientamento e di pericolo. I nuovi media, uno strumento complesso per le giovani generazioni, conduce in un mondo di relazioni, emozioni e scambio. La comunicazione digitale può impoverire quella reale. Nel periodo attuale è particolarmente rilevante la questione della sicurezza della navigazione su internet a causa delle relazioni modificate dall’emergenza coronavirus. I ragazzi e le ragazze hanno dimenticato il confine di ciò che può essere privato e quello che può diventare pubblico, occorre quindi supportarli ad acquisire una maggiore consapevolezza per evitare comportamenti aggressivi e violenti.
Il nostro modo di pensare la scuola è il nostro modo di pensare il mondo.
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