5 storie per raccontare le Case Speciali: L’amore è la regola più potente di tutte. (2 di 5)

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i ragazzi e le ragazze delle Case Speciali in scena credit: foto di Ileana Tesoro

Un racconto delle “Case speciali dei Ragazzi e delle Ragazze” attraverso  5 storie – redatte dal Centro di produzione teatrale Koreja – che narrano il vissuto emotivo dei e delle giovani coinvolti/e nel progetto, le loro personali esperienze di vita che si intrecciano, quotidianamente, con quelle di tutti gli altri generando
una nuova narrazione condivisa.

La seconda storia.
L’amore è la regola più potente di tutte.
di Anđelka Vulić – Teatro Koreja

8.17, sabato mattina. Il lontano bip di un sms: “Mi dispiace disturbare. Sono la mamma di L. Mi domandavo se aveste trovato una lettera a teatro ieri sera. Grazie, aspetto notizie”.

Metto a fuoco con difficoltà le parole, i miei occhi sono ancora appannati dal sogno in cui camminavo un attimo prima. Pochi minuti dopo, il bip diventa insistente, lungo, lunghissimo. Il mio cellulare sta squillando, un numero che non conosco mi chiama. Gli occhi si aprono con difficoltà. Frastornata, allungo un braccio nel tentativo di afferrare il cellulare. Rispondo. Dall’altra parte una voce, una voce femminile, una voce di mamma: “Buongiorno, dormivi? Ti ho scritto un messaggio. Ah, ecco perché non rispondevi… Scusami, mi dispiace averti svegliata. Sono la mamma di L. Ha dimenticato qualcosa a teatro… Una letterina. Ci tiene molto…”. La interrompo prima che finisse di spiegarmi: “Sì, l’abbiamo trovata e… messa al sicuro”. Scoppia a ridere. Mi chiede se fosse possibile passare dal teatro di lì a poco per recuperarla. Resto in silenzio qualche istante. Le rispondo che il sabato il teatro è chiuso e che avrebbe dovuto pazientare fino al lunedì mattina. La mamma, allietata dalla notizia che la lettera fosse almeno al sicuro, mi ringrazia dicendomi che sarebbe passata da Koreja nella prima mattinata di lunedì.

Le esperienze vissute quest’anno con i ragazzi sono state colorate. Il laboratorio è cominciato a febbraio. Ci siamo incontrati a teatro ogni lunedì e martedì. Abbiamo iniziato a lavorare con due gruppi separati, molto diversi fra loro. I ragazzi del martedì erano avvantaggiati: frequentando la stessa scuola, o addirittura la stessa classe, di alcuni ragazzi del lunedì, riuscivano a reperire informazioni su quello che avremmo fatto durante l’incontro. Poi, ci siamo fatte furbe: per mantenere viva l’attenzione, li abbiamo sorpresi cominciando a differenziare il lavoro tra i due gruppi.

I ragazzi si sono riuniti verso la fine dell’anno, durante le esperienze fuori e durante le prove per la presentazione del finale. È stato bello e difficile allo stesso tempo. Insieme, hanno un’energia incontenibile. Ma è stata una bella sfida per noi e stimolante per loro confrontarsi con i compagni dell’altro gruppo.

Il primo incontro, per entrambi i gruppi, lo abbiamo dedicato alla scelta condivisa di alcune “regole” che abbiamo selezionato insieme. Quando qualcuno proponeva la sua regola, gli altri potevano scegliere se sottoscriverla e inserirla nel codice comportamentale comune oppure declinare la proposta. Queste regole ci avrebbero permesso di stare insieme nel migliore modo possibile. In verità, le norme sono state infrante innumerevoli volte durante l’anno.

Arriviamo alla lettera. M. una dolcissima ragazza di 12 anni, ha svelato il suo cuore a L. il suo migliore amico. Sono molto legati M. ed L.

M. nutre un affetto per lui. L. la fa sorridere. Devo confessarmi: l’ho fatto. Ho sbirciato all’interno della lettera. All’inizio, lo giuro, solo per capire di che si trattasse. D’accordo, potevo fermarmi lì e leggere solo le prime righe. Ma la tentazione di arrivare in fondo è stata troppo grande. È meraviglioso notare come all’età di 12 anni non si abbia paura, o meglio, come si sia disposti ad affrontare la paura, pur di esprimere i propri sentimenti. La cosa più importante è essere sinceri con sé stessi. Non dovremmo smettere di essere tanto coraggiosi.

Ogni lettera d’amore possiede un potere enorme. L’amore è la regola, la regola più potente di tutte. Non puoi che sottostare all’amore. Quando c’è, quando arriva, ti travolge e ti stravolge.
M. e L. hanno 12 anni. Hanno il potere, se lo desiderano, di infrangere tutte le regole. Ognuno dei ragazzi ha questo potere. La loro volontà può convertire le regole, le regole di oggi, le regole di domani, le regole che gli altri gli impongono. Se non condividono queste regole, possono scegliere di ribellarsi. Ognuno di noi ha il potere di rivoltarsi e cambiare, di migliorare, di ascoltare, di agire, di amare. Se lo vogliono, possono creare e credere soltanto nelle loro regole.

Ora, capisco perché la mamma di L. mi ha telefonato di sabato mattina. Alcune regole vanno infrante. Queste esperienze sono molto importanti per questi giovani. Li accompagneremo ancora per i prossimi due anni. Ogni ragazzo è unico. Ognuno di loro ha molto da dire e da offrire. Il teatro aiuta a crescere. Crescere non significa dimenticare come giocare, come divertirsi, come innamorarsi. Mi auguro che ognuno di loro cresca non dimenticando di ascoltare i propri sentimenti.

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