Le sentinelle dell’Inclusione: tessitori di reti sociali per il contrasto della povertà educativa
di budgeteducativi
Mercoledì 24 novembre, nell’ambito del Progetto PFP – Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi , presso l’Aula Magna DEMM dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento si è tenuto l’incontro ” Le Sentinelle dell’Inclusione: tessitori di reti sociali per il contrasto della povertà educativa“.
Ad aprire l’incontro Angelo Moretti, presidente Sale della Terra e Res-Int, coordinatore generale Progetto PFP, ha aperto il convegno presentando l’esperienza del Patto educativo territoriale di Benevento, nato dalla collaborazione tra Civico22 e il Progetto PFP durante il periodo di pandemia.
In particolare si è posto l’accento sulle Sentinelle dell’inclusione, una comunità adulta che nei quartieri, nelle contrade e nelle parrocchie, aiuta ad individuare famiglie o adolescenti che potrebbero essere in difficoltà e collabora per trasformare tale progetto in una proposta di riforma come modalità ordinaria di intervento per il contrasto alla povertà educativa.
In tale contesto il welfare non si pone dunque come una struttura di organizzazioni pesanti per risolvere bisogni complessi, ma altresì si caratterizza come quella capacità di creare legami sociali attorno ai desideri delle persone per costruire dei reali percorsi di crescita.
L’obiettivo è di lavorare nelle scuole su una Progettazione personalizzata innovativa in cui ogni singolo studente è posto al centro con i suoi desideri, le sue paure e la sua voglia di crescita e sviluppo.
Cosa potrebbe accadere?
Ecco, che si cominci a pensare ai budget educativi come forma ordinaria di investimento da parte del governo.
I dati ci dicono che negli ultimi venti anni sia il tasso di povertà educativa è in continuo aumento. Probabilmente ci siamo dimenticati della Persona, delle relazioni tra la scuola e il territorio e dei singoli bisogni di ogni ragazzo/a. Su questa base, è il caso di ritornare ad ogni singolo Adolescente il quale deve poter esprimere, attraverso una rete di relazioni con il territorio e la scuola, i suoi desideri.
Angelo Righetti, Fondatore Res-Int e coordinatore scientifico Progetto PFP, prosegue il discorso approfondendo la figura delle Sentinelle dell’Inclusione e del diritto di occuparsi degli altri senza nessuna finalità. Questo appare come un diritto della nostra possibilità di relazione e di giustizia sociale.
“Amore di per sé senza giustizia sociale non esiste” – sostiene Rigetti – “mentre l’inclusione è innovazione quando appare come un processo reale, concreto” .
Il ’̀Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Sannio, Gerardo Canfora, ha trasmesso le sue riflessioni sul modo in cui l’università, una sentinella di riferimento, può contribuire al contrasto della povertà educativa.
“I nostri ragazzi si dovranno reinventare molteplici volte in quanto cambierà il loro paradigma nel corso della vita” – sottolinea il Rettore – “non possiamo inseguire nella scuola l’idea che dobbiamo fermare delle persone immediatamente “spendibili” nel mondo del lavoro. ”
La soluzione, dunque, è un modello di educazione che si ripete nel tempo, immaginando di alternare momenti di studi con momenti di attività, anche calibrandoli sulla base delle esigenze che studenti e professionisti sviluppano nel tempo.
L’incontro prosegue con l’esperienza delle scuole e l’intervento di due professori Maria Rosaria Ricci, Vicaria del Dirigente Scolastico Ist. Gucci, e Ignazio De Lucia, Referente Progetto PFP Ist. Galileo Vetrone. i quali hanno raccontato il percorso PFP adottato dagli istituti scolastici di appartenenza: ” Crediamo nella personalizzazione e nell’inclusione perché spesso possiamo riscontrare svariate forme di disagio, soprattutto relazionale, nei nostri studenti. È importante quindi indirizzare i ragazzi verso un percorso individualizzato in un contesto da adulti di riferimento, grazie ai quali poter maturare scelte più consapevoli.”
Due studenti hanno parlato del loro percorso PFP raccontando l’esperienza del viaggio a Venezia e quella del laboratorio musicale- Rap, due opportunità che hanno dato loro la possibilità di esprimersi in modo diverso e di agire da veri protagonisti.
Conclude l’incontro il professor Francesco Vasca, Professore Ordinario di Automatica Università degli Studi del Sannio e coordinatore valutazione ed impatto Progetto PFP , illustrando i risultati della mappatura di rete sulla dispersione scolastica.
Nello studio sono stati coinvolti sei istituti scolastici che hanno trasmesso i dati della percentuale di assenza. Un dato rilevante è quello che evidenzia la diminuzione nelle tre rilevazioni della dispersione scolastica.
Importante è la possibilità di poter conoscere tutti gli studenti dispersi, grazie a questo studio accurato della città e provincia di Benevento. La mappatura sarà a disposizione degli istituti scolastici per poter accompagnare gli studenti, grazie al Progetto PFP, verso un percorso sia d’istruzione che di vita.
PFP Progetti Formativi Personalizzati con budget educativi” è un progetto nazionale sostenuto dall’impresa sociale “Con i Bambini” sul Bando Adolescenza del fondo nazionale “povertà educative minorili“. Capofila del progetto è la “Rete di Economia Sociale Internazionale, RES-INT”, e coinvolge 48 partner su nove regioni italiane, undici province e duemila giovani.
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