Toscana: tra studio, sport e sociale un aiuto fattivo agli studenti con disabilità visiva dagli educatori a domicilio.

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Un’attività intensa, realizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Toscana che dallo scorso ottobre al prossimo mese di luglio ha portato grandi vantaggi a 35 studenti con disabilità visiva (ipovedenti, ciechi e con disabilità multipla) di età compresa tra 11 e 18 anni, residenti in diverse province della regione Toscana, con particolare bisogno di supporto didattico ed educativo, individuati grazie alla collaborazione con il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Firenze della Biblioteca Italiana per Ciechi Regina Margherita di Monza.

Le attività, educative, sportive, sociali, assistenziali, conviviali hanno comportato una formazione iniziale dello staff degli educatori coinvolti nel supporto degli studenti a domicilio, per l’utilizzo di tutte le precauzioni necessarie nel momento dell’emergenza sanitaria in corso ed una conoscenza delle principali piattaforme di comunicazione online, utilizzabili anche attraverso software di ingrandimento, lettori di schermo e sintesi vocali.

Centrale è stata poi l’attività di supporto educativo e didattico al percorso scolastico, tenutosi, nel domicilio di ogni studente, da un educatore che ne ha seguito lo svolgimento per tutto l’anno scolastico in corso e sino al prossimo metà luglio.

Le attività formative, 4 ore settimanali a domicilio a partire dal mese di ottobre 2020 fino al mese di luglio 2021, hanno coinvolto varie province della regione Toscana (Livorno, Massa Carrara, Lucca, Prato, Pistoia, Firenze, Arezzo e Siena), in aggiunta alle riunioni periodiche nelle rispettive scuole frequentate da ciascun beneficiario del servizio, oltre agli stretti contatti con il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Firenze, che segue il percorso di ogni studente.

Il focus centrale dell’azione è sostenuto da motivazioni senza dubbio educative e didattiche, per facilitare gli apprendimenti scolastici. A margine, ma non meno importante, ciò ha rappresentato l’occasione di confronto per lo studente con una figura educativa, alleata con gli insegnanti, la famiglia e capace di indirizzare percorsi di autonomia personale, socializzazione con i pari, suggerendo strategie ed aumentando negli studenti il senso di efficacia e possibilità di incidere positivamente sulle proprie capacità di apprendimento ed azione nel contesto scolastico e non solo.

Fondamentale l’azione degli educatori, particolarmente formati sulle specificità degli studenti con disabilità visiva ed in rari casi con disabilità multipla, pur essendo sempre presente la condizione di ipovisione e/o cecità, che hanno messo a disposizione le loro capacità e la loro professionalità, recandosi con continuità nel domicilio degli studenti destinatari dell’azione.

L’iniziativa ha richiesto un enorme lavoro funzionale all’individuazione degli studenti ed affiancamento con i migliori figure educative a disposizione, scelte in base alle necessità del singolo studente, attenzione alle famiglie tramite colloqui iniziali introduttivi tenuti da professionisti psicologi e continuo monitoraggio del percorso di ogni coppia educatore/studente che si è formata, con specifici bisogni che si sono manifestati in ciascun contesto formativo. Adesso che i percorsi hanno preso una maggiore autonomia di gestione, ci rendiamo conto della loro importanza e dell’auspicio, nonostante la fatica, di poterli replicare, perché sia le famiglie, sia gli insegnanti e sia gli educatori che si recano a domicilio, chiedono di poter proseguire tale attività anche per il prossimo anno scolastico. Un segnale forte di quanto questa azione educativa mirata si sia rivelata uno strumento prezioso per favorire un cammino didattico positivo per i nostri studenti.

L’azione del progetto ha permesso di rispondere efficacemente ai bisogni della rete educante, collegando in maniera significativa scuola e famiglia con il tramite della figura dell’educatore a domicilio che ha fornito un aiuto fattivo e continuativo agli studenti con disabilità visiva destinatari della stessa. Sono quindi migliorati in maniera significativa i risultati didattici e le prestazioni nelle materie studiate, accrescendo l’autostima necessaria in ogni studente con disabilità per una sua buona inclusione scolastica e sociale nel contesto di riferimento. Il bisogno di formazione indirizzato alle comunità scolastiche e sociali in cui gli studenti con disabilità visiva sono inseriti è invece rimasto ancora sullo sfondo, principalmente a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Ci si augura però, con l’azione successiva del progetto, di poterlo rendere più concreto ed efficace tramite gli incontri e i laboratori formativi e di sensibilizzazione nelle scuole, previsti ma non ancora avviati, che consentiranno di raggiungere un numero maggiore di destinatari, con il fine di educare la comunità circostante, pari ed adulti, che vengano in contatto con la persona con disabilità.

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