LA MANO CHE PENSA- formazione per genitori, bambini e bambine

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Il progetto Bell’impresa! ha promosso due incontri formativo-laboratoriali, tra novembre e dicembre 2021, pensati per coinvolgere tutti i membri della famiglia.

Le iniziative dedicate ai genitori sono sempre state accolte con interesse e partecipazione da parte delle famiglie legate al progetto, ma è pure emerso che, in alcuni casi, ri-organizzare l’assetto familiare con l’obiettivo di trovare il tempo per aderire alle formazioni poteva generare apprensione e fatica.

Rilevato e raccolto questo bisogno, abbiamo pensato di rendere più semplice questo passaggio proponendo degli appuntamenti formativi che coinvolgessero i genitori e i bambini in attività diverse, ma svolte contemporaneamente. Da queste considerazioni è nata la proposta “Genitori… che Bell’Impresa! Laboratorio per genitori imprenditivi della scuola primaria”, in cui ai genitori è stato dedicato “Pensare con le mani: laboratorio per imparare a lavorare insieme”, coordinato da Progettomondo  e condotto da Davide Boniforti, psicologo di comunità presso “Metodi” e facilitatore Lego Serious Play, mentre ai bambini e alle bambine “Suddenly Home for kids: costruiamo una sedia” coordinato dall’Associazione Le Fate Onlus e realizzato insieme al gruppo di Suddenly Home!.

Questa modalità ha, in effetti, reso più comodo e facile conciliare le esigenze di tutti i membri del nucleo famigliare, consentendo a tutta la famiglia di poter prendere parte alla formazione con serenità, in un tempo disteso, libero dalla “corsa al recupero della prole”. Inoltre, lo spazio formativo ha offerto l’occasione ai genitori e ai bambini e alle bambine di seguire il proprio percorso laboratoriale in autonomia, in stanze diverse, ma a pochi passi le une dalle altre.

Si è notato che questa rassicurante opportunità ha creato un’atmosfera di fiducia e distensione in tutti i partecipanti, che così si sono potuti immergere liberamente nella pratica laboratoriale. Il “pensare con le mani” è il filo rosso che lega i due percorsi sperimentati dai diversi membri della famiglia.

Soffermandoci sull’attività dedicata ai più giovani, non possiamo che confermare il successo di Suddenly Home!, nel suo essere laboratorio che pone al centro l’esperienza dell’auto-progettazione collettiva e dell’atto pratico del “fare”, partendo dalla riflessione dell’artista Enzo Mari: “tutti devono progettare: in fondo è il miglior modo per non essere progettati” (“Auto-progettazione ?”, 1974, Edizioni Corraini).

I bambini e le bambine si sono cimentati, quindi, nell’auto-costruzione e falegnameria, reinterpretando la Sedia 1 di Mari. La capacità costruttiva di ognuno, seguendo e/o modificando la traccia data dai disegni progettuali per la realizzazione delle sedie, non si ferma alla semplice riproduzione, ma vuole stimolare il pensiero critico, perché l’auto-progettazione fornisce una doppia possibilità: “creare un’opera autonomamente e, attraverso l’arte, auto(ri)progettare la propria esistenza”.

La finalità di questo laboratorio, che ha trovato grande riscontro tra i giovani partecipanti, ha pienamente raggiunto l’obiettivo: la sperimentazione delle abilità e competenze tecniche di ognuno, anche attraverso il tinkering, che educa a “pensare con le mani” e ad apprendere sperimentando con strumenti e materiali. Questa metodologia favorisce l’attitudine al problem solving e all’astrazione, potenzia il pensiero logico e incoraggia la collaborazione di gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Questa attività, inoltre, mette in luce le grandi opportunità di crescita personale che sono fornite dal gruppo quali esperienze di interazione, comunicazione, scambio, costruzione di significati e produzione di idee. “La mano che pensa”, conosce attraverso l’esperienza e l’emozione dello stare insieme.

 

 

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