Una giornata all’ApprendiFestival
di associazionelefate
In occasione della festa del 10 giugno, all’interno dell’ApprendiFestival di Fumane, si sono tenuti anche gli ultimi incontri tra ragazzi e ragazze appartenenti alle diverse Cooperative e Officine del territorio e le educatrici ed educatori del progetto Bell’Impresa! Tale contesto, infatti, ha fornito un importante momento di conclusione e saluto con parte di restituzione al territorio di quanto prodotto in questi anni. Erano presenti diverse Cooperative scolastiche impegnate nella produzione e vendita di biscotti e l’Officina delle Competenze di Pescantina nella presentazione del gioco Mölkky. Questo, è stato portato per rappresentare l’idea sottostante il processo e il metodo dell’intera esperienza all’interno della Scuola Secondaria di Primo Grado “I. Pindemonte” (IC02) di Pescantina. Tale lavoro, infatti, è nato da un’idea ben precisa, scaturita a sua volta da ore di dialogo attivo tra educatori e ragazzi: “Rendere la scuola un posto migliore”. In quest’ottica sono stati svolti tutti i lavori all’interno dell’Officina: la costruzione di cartelli, posti nel vialetto adiacente la scuola, che indicassero ai padroni dei cani di raccogliere i bisogni dei propri animali; la costruzione di gran parte della scenografia per lo spettacolo di fine anno scolastico; la costruzione di un cestino per la raccolta differenziata, posto poi nel cortile esterno della scuola; la sistemazione della “panchina della gentilezza”, posta anch’essa nel cortile esterno della scuola; la costruzione di targhette e piccole staccionate per le nuove piante ed alberi piantati a scuola.
Con lo stesso entusiasmo è nata, durante l’anno, la volontà di realizzare un gioco che fosse ad uso di chiunque, all’interno della scuola, avesse avuto voglia e tempo di poterci giocare: il Mölkky per l’appunto. Un gioco di origine finlandese che ha visto la sua realizzazione con il lavoro di tutti i partecipanti dell’Officina. Chi si è maggiormente impegnato nella realizzazione dei birilli (con taglio, levigatura e pittura di grossi pezzi di legno), chi nella costruzione della cassetta contenente poi il gioco, chi nell’incisione (tramite pirografo) sulla stessa delle regole base del gioco; tale lavoro ha coinvolto, per qualche settimana, tutti gli studenti e le insegnanti partecipanti all’Officina e si è deciso, a conclusione dell’anno scolastico, che questo lavoro potesse rappresentare il gruppo all’interno dell’ApprendiFestival.
Nei giorni precedenti all’evento di Fumane vi sono stati anche gli ultimi giorni di attività con ragazzi e ragazze nelle scuole. Questi momenti conclusivi sono stati significativa fonte di scambio reciproco per confrontarsi sia su quanto realizzato fino a quel momento, sia sulla sostenibilità del progetto in ottica futura. Per esempio, sempre all’interno dell’Officina delle Competenze di Pescantina, durante l’ultimo incontro, per volere delle insegnanti che hanno seguito il progetto per l’intero anno scolastico, si è deciso di portare i ragazzi e le ragazze fuori dalle mura scolastiche per una breve gita con camminata lungo l’argine dell’Adige per la visita di un’installazione realizzata dai colleghi della Cooperativa Territoriale delle scuole secondarie di primo grado “I. Pindemonte” (IC02) e “Ospedaletto” (IC01). In tale occasione si è raccolta anche la testimonianza degli studenti e le studentesse su eventuali futuri desideri: chi, ormai all’ultimo anno delle medie, in vista della nuova esperienza nella Scuola Secondaria di Secondo Grado, sosteneva che un’attività così gli sarebbe mancata e chi, ancora in classe seconda, non ha nascosto la volontà, se fosse possibile, di poter partecipare nuovamente il prossimo anno. Anche tra le insegnanti l’entusiasmo non era da meno e si sono raccolte testimonianze di desiderio di poter riproporre a nuovi studenti l’esperienza dell’Officina all’interno delle ore scolastiche, facendo leva sul beneficio che essa ha portato ai ragazzi e ragazze. Come per esempio, la possibilità fornita a loro di poter vedersi e farsi vedere dagli altri compagni e compagne non partecipanti al progetto, in ottica differente da come si mostrano solitamente nel contesto quotidiano in classe: in tale esperienza, infatti, sono stati i principali protagonisti del cambiamento (visibilmente percepibile) avvenuto all’interno della loro scuola. Ciò che si è sottolineato, soprattutto, sono state le modalità e l’approccio ritenuto funzionale in studenti che, magari, con il metodo più tradizionale di una didattica maggiormente teorica e svolta solo ed esclusivamente tra i banchi dell’aula, non avrebbe avuto la stessa buona riuscita ai fini di una loro partecipazione attiva all’interno della scuola e di una loro consapevolezza dei limiti e risorse di essa. A tal proposito, un’importante caratteristica è stata anche la collaborazione e, in certi casi, co-progettazione con lo stesso corpo docenti che, nell’esperienza di Pescantina, ha visto un forte coinvolgimento.
L’auspicio è che si possa realizzare nuovamente ciò è stato innescato in questi anni: un importante processo creativo che ha coinvolto insegnanti, educatori e studenti in un significativo lavoro sinergico volto alla realizzazione di prodotti che, nate dalle singole idee di ciascuno, sono diventate azioni di una collettività che ha visto la cooperazione di tutti.
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