I VANTAGGI DELLA COOPERAZIONE

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Un famoso aneddoto riferisce che John Lennon raccontava che quando aveva 5 anni sua madre gli ripeteva che la felicità era la chiave della vita. Quando una volta a scuola gli chiesero come volesse essere da grande, lui scrisse:” felice”. Si sentì rispondere che non aveva capito il compito, ma lui disse che erano loro a non aver capito la vita. Al di là del fatto che il racconto corrisponda a verità, ci serve per spiegare come mai la cooperazione sia vantaggiosa, ma soprattutto vantaggiosa per cosa e per chi.

Gli esseri umani, qui nello specifico parliamo dei piccoli umani, ma vale anche per i grandi, sono spesso abituati ad essere governati da esigenze normative, che li inducono a comportarsi seguendo ciò che è socialmente opportuno, guidati quindi da motivazioni esterne ed incentrate su un apparente guadagno individuale: studio per prendere un bel voto, aiuto a fare quella cosa per avere la ricompensa, faccio quel qualcosa in più per sentirmi dire che sono più bravo ecc… Si vive con l’illusione che la ricompensa e la competizione portino ad aumentare le performance e si rischia di tralasciare qualcosa di importante: la ricerca di un clima collaborativo, le questioni legate al senso del mio agire e quindi alle motivazioni intrinseche che mi-ci spingono. L’individuo della nostra epoca rischia di assomigliare ad uno struzzo, con la testa infilata nella sabbia, se chiediamo allo struzzo:” cosa vedi?” Lui risponderà “un buco nero”, analogalmente il concentrarci sull’io, anziché sul noi e sul mondo ci porta a percepire solo ciò che ci è immediatamente intorno e ristretto al nostro orizzonte percettivo, ci induce a credere che i legami sociali e ambientali siano irrilevanti e ci rende, al contempo, impotenti e quindi infelici.

In che modo dunque la cooperazione ci può venire in soccorso? E, domanda ancor più importante: come può la cooperazione contribuire a generare maggior felicità? Che tradotto in termini più concreti significa aiutarci a vivere meglio nell’ambiente in cui viviamo, insieme alle persone che lo condividono con noi.

La parola cooperazione deriva dal latino cooperatio-onis e, secondo il vocabolario TRECCANI indica un’azione o un’impresa, svolta insieme ad altri per il conseguimento di un fine; nel nostro caso però vogliamo spingerci oltre, perché, parafrasando il titolo del progetto, non parliamo solo di IMPRESA, ma di una “BELL’IMPRESA” perché cooperare significa anche ricostruire i legami tra persone (gli educatori, gli insegnanti, gli studenti e le studentesse, i genitori) e tra le persone e l’ambiente nel quale vivono, per uscire dall’impotenza dell’io e cercare la felicità del noi.

Per prepararsi dunque alla “bell’impresa” che li aspetta, che quest’anno ha delle sfide in più che richiedono di essere tenaci e creativi, gli educatori e le educatrici hanno avuto incontro di auto-formazione in ottica assolutamente cooperativa: ogni operatore ha preparato un laboratorio per gli altri, in modo che tutti potessero arricchire le possibili proposte da fare ai ragazzi e alle ragazze a scuola durante le attività del progetto. Qual è stato il guadagno o meglio i guadagni?

La condivisione dei saperi: tutti sono docenti di tutti e chi sa meglio qualcosa la può insegnare all’altro, questo ha portato senz’altro via più tempo, ma ha aumentato la partecipazione attiva; La coesione del gruppo ed il senso di autostima di tutti: da un lato le motivazioni intrinseche badano meno a ricompense esterne a favore di un impegno generativo di felicità, perchè guidano il senso del nostro agire, dall’altro, la ricerca di collaborazione e cooperazione porta a performance più elevate e ad un più alto benessere del gruppo di lavoro.

John Lenon da bambino aveva le idee chiare sulle cose importanti della vita e, da grande scrisse un testo che dice molto sul ricostruire i legami tra le persone e tra le persone e il mondo in cui vivono:

“ You may say I’m a dreamer

But I’m not the only one

I hope someday you will join us

And the world will be as one.

Imagine no possessions

I wonder If you can

No need for greed or hunger

A broderhood of man

Imagine all the people

Sharing all the world

(tratto da “Imagine”)

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