Bella Presenza: news dai territori
di Cooperativa Sociale Dedalus
Supporto agli alunni stranieri ad Arezzo
Ripartita la programmazione con le scuole partner aretine, mai interrotta neanche durante l’estate, durante la quale sono stati supportati i ragazzi nel recupero scolastico, soprattutto quelli delle fasce più vulnerabili come gli alunni stranieri. Il sostegno allo studio resta, anche adesso che le scuole sono ricominciate, una delle priorità del lavoro territoriale. Si andrà avanti con le lezioni di potenziamento della lingua e di alfabetizzazione anche per i neo-arrivati, in modalità di didattica a distanza, in coordinamento con le scuole. L’obiettivo sarà contestualizzare le attività dentro lo strumento dei patti educativi di comunità, usandoli come macro-cornice in cui inserire le proposte di laboratorio per valorizzare le tante risorse della comunità educante. Una nuova scuola è entrata nella rete, una scuola che sorge nel quartiere multiculturale di Arezzo con il 60% di ragazzi e ragazze di origine straniera, la stessa con cui questa estate era iniziata la collaborazione con l’attività delle #auledeilegami. E’ stata inoltre definita la proposta di formazione ai docenti online sui temi dell’educazione inclusiva e educazione alla cittadinanza e in tanti e tante stanno rispondendo con interesse.
Laboratori espressivi sulle emozioni a Firenze
Dopo l’intenso periodo di luglio in cui sono state svolte molte attività con i ragazzini che finalmente si sono potuti rincontrare con i propri compagni, si sta riavviando la programmazione con le scuole. Si sta lavorando per riprendere i contatti con tutti i ragazzi e le ragazze che abbiamo già seguito sia in modalità online che in presenza e ricominciare con i laboratori espressivi per lavorare sulle emozioni provate durante il lockdown e in questa ripresa delle attività. Alcuni istituti del territorio hanno chiesto alla rete fiorentina di Bella Presenza di collaborare in percorsi di mentoring, anche se le disposizioni per la prevenzione della diffusione del Covid rendono non facile questo tipo di intervento. Sono riprese le attività di supporto al metodo di studio negli IC Montagnola Gramsci e Machiavelli Oltrarno coprogettate con le scuole e le referenti, in particolare sono in partenza 10 laboratori in parallelo. Grazie alla coprogettazione con l’Istituto Marco Polo, sono in fase di avvio una serie di azioni integrate sia di didattica che di interventi in momenti informali per l’uso rigenerativo dei luoghi e degli spazi scolastici. Sono inoltre in corso incontri con varie realtà territoriali per il supporto scolastico a ragazzi e ragazze a rischio drop out o in situazioni di abbandono scolastico e MSNA che, al momento, stanno trovando difficoltà alla normale frequenza delle aule scolastiche a causa di periodi di quarantena. In questo quadro, sono presentati e discussi i patti territoriali anche in ottica di prepararsi ad affrontare le possibili misure restrittive che potrebbero essere messe in atto a causa dell’emergenza COVID.
Laboratorio teatrale e attività di orientamento a Napoli
Con i tre istituti comprensivi partner si stanno concludendo le attività preliminari all’avvio dei patti educativi di comunità, che segnano una cornice comune. I partner coinvolti e le attività che stanno mettendo in campo partono dalle necessità emerse dalle scuole. In primis grande rilievo al tema della cittadinanza attiva e l’educazione civica in questo momento storico, e sono ripartire le attività di improvvisazione scenica condotte dal Teatro Bellini con i ragazzi che lo scorso anno avevano partecipato al laboratorio di drammaturgia e che insieme hanno scritto un testo. Stanno continuando anche le attività di orientamento scolastico con il CPIA, in vista dell’apertura delle pre-iscrizioni alle scuole superiori (novembre) si sta pensando di ri-organizzare “La bussola nel caffè” ossia un nuovo ciclo di appuntamenti con genitori e ragazzi/e per ragionare insieme sulla scelta da compiere, seguendo principalmente le attitudini, i talenti e le propensioni dei/delle giovani. Arriva in questi giorni di turbolenza per la scuola anche il primo successo del ciclo di incontri di orientamento che si sono svolti tra giugno e luglio: S. ragazzo che aveva abbandonato la scuola (fuori dall’età dell’obbligo) ha deciso di iscriversi, e si è iscritto, al CPIA NA1 dove comincerà attraverso un corso di italiano per potenziare la lingua e poi sarà inserito all’interno di una classe. Nel frattempo, non potendo partire le attività all’interno delle scuole, alcuni enti (A voce alta e Matematici per la città) hanno messo a disposizione alcuni loro operatori ed operatrici per svolgere supporto didattico pomeridiano con ragazzi e ragazze iscritti/e, per esempio, alla Bovio Colletta (scuola partner) presso il centro interculturale Officine Gomitoli.
Fare insieme comunità educante in Piemonte
Proseguono le attività messe in campo d’estate e il rapporto tra territorio, strada, classe è andato avanti e non si è mai interrotto. Al momento sono in divenire le attività di co-progettazione all’interno della cornice patti educativi di comunità per mettere in connessione famiglie, comunità educante, orientamento e bella didattica. A Racconigi è partito un progetto sull’educazione civica. L’osservatorio della rete piemontese restituisce un quadro in cui, pur messa in crisi dalle paure difficoltà, la scuola è al centro e ha con un territorio intorno che vuole potenziarsi tanto più in un momento in cui c’è un alto rischio di perdere i ragazzi più fragili e le famiglie più in difficoltà.
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