Quando i versi degli animali diventano un gioco con le carte
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È importante in questo momento riuscire a stare nel tempo anche con una giusta dose di leggerezza di spirito. Un po’ per combattere la noia, un po’ per non andare in fissa con il martellante sentimento della paura, dobbiamo inventire o recuperare divertissement.
Il gioco proposto da Veronica per giovani e giovanissimi, da passare sicuramente agli adulti, se già non lo conoscessero, è troppo divertente. In una babele cacofonica di versi di animali riprodotti da ciascun giocatore, nell’urgenza di vincere, o di non perdere, e soprattutto dopo le prime partite, i berci e i latrati e i muggiti, soverchiati dalle risate a crepapelle, saranno senz’altro utili al nostro benessere psichico e quindi sociale.
Buon divertimento allora…
Un gioco di carte con i versi degli animali
- Ciascun giocatore dovrà scegliere un verso di un animale (consiglio di usare la fantasia per mettere in difficoltà gli avversari usando il maiale “ong ong” o il “serpente ballerino”… ricordo che la rana è difficili da fare ricordare per gli avversari, senza dimenticare il buon pesce baciucchione!).
- Il mazziere distribuisce progressivamente le carte (meglio quelle francesi) scoperte a ciascun giocatore. Nel momento in cui due giocatori si trovano con lo stesso numero o la stessa figura dovranno fare il verso dell’altro giocatore (ad esempio Paolo è un ranocchio e Simona è una scoiattola… Paolo dovrà rivolgersi a Simona squittendo e viceversa Simona dovrà dire a Paolo: “cra cra cra”).
- Chi riesce per primo a fare il verso dell’altro vince la sfida e cede il proprio mazzo di carte all’altro giocatore.
Il mazziere continua a girare le carte fino a che non avrà in mano più nulla. - Vince chi ha meno carte in mano!
Sembra un gioco semplice ma spesso succede che prima di ricordarsi tutti gli animali si passi lo zoo!!!! Non parliamo poi se si decide di fare un secondo giro di mazzo con un nuovo giro di animali…succede l’imprevedibile!
Buon Divertimento!! 😉
Veronica
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