Scheda Progetto

Soggetto responsabile

Famiglia Nuova Società Cooperativa Sociale Onlus

Territori interessati

Casalmaiocco (LO), Codogno (LO), Lodi (LO), Borgo San Giovanni (LO), Lodi Vecchio (LO), Graffignana (LO), Tavazzano (LO), San Martino in Starda (LO), Sant’Angelo Lodigiano (LO), Milano (MI).

Importo deliberato

€ 573.735,82

Partenariato

Azienda Speciale Consortile del Lodigiano per i servizi alla persona, Le Pleiadi Soc. Coop. Sociale, Il Mosaico Soc. Coop. Sociale, Cooperativa Sociale Microcosmi, Cooperativa Sociale Emmanuele, Associazione Farabà, IPSCT Einaudi, IIS Volta, IIS Codogno, Istituto Comprensivo Collodi, Associazione Pierre, Comune di Lodi, Comune di Borgo San Giovanni, Comune di Casalmaiocco, Comune di Lodi Vecchio, Comune di Graffignana, Comune di Tavazzano, Comune di san Martino in Starda, Comune di Sant’Angelo Lodigiano, CIPIA, Associazione Emmaus, Università Cattolica del Sacro Cuore.

Sintesi

Il progetto promuove prevenzione e contrasto a fenomeni di marginalità e povertà educativa a favore di adolescenti tramite azioni sinergiche in contesti istituzionali e informali diversificati.

Il disagio sottostante la dispersione è il prodotto di condizioni multifattoriali di povertà educativa e relazionale in cui elementi critici di partenza (povertà culturale, affettiva, economica…) reagiscono a risposte istituzionali predefinite, standard, non adatte a incontrare e trattare la fragilità specifica emergente. Il fenomeno richiede risposte sinergiche e integrate da famiglie, scuole, servizi educativi e comunità.

La scuola costituisce spesso il luogo della manifestazione di un disagio complesso, che si palesa in contesti strutturati/regolamentati con molteplici forme di disadattamento. Obiettivo primo è creare processi comunitari di pensiero ed intervento di contrasto alla povertà educativa, che promuovano attivazione dei cittadini tutti e nei ragazzi, supportati da famiglie e risorse educative e locali (istituzionali e non), a favore di un protagonismo che attraversi le dimensioni dell’impegno, della valorizzazione e della progettualità.

In virtù di tali considerazioni, si realizzeranno azioni trasversali agli ambiti di vita e le istituzioni, coinvolgendo famiglie, presidi educativi territoriali con i servizi ivi connessi, e risorse ‘informali’ locali (oratori, cittadini volontari, associazioni) in una logica di welfare generativo (Magatti) e di comunità e sviluppo di prossimità, per favorire corresponsabilità educativa rispetto alla necessità di rimotivare, sollecitare interessi, impegno, cittadinanza attiva.

Il progetto si modulerà su più piani: MACRO, attraverso la costruzione di una rete tra Pubblico e Privato Sociale impegnata nel contrasto della povertà educativa a partire da riflessioni e sguardi incrociati sui fattori che ne sono alla base, per definire un patto territoriale istituzionale che dia sostegno, continuità e efficacia a quanto progettato, e attraverso la presenza sul territorio di azioni che sostengano protagonismo e percorsi di investimento personale/formativo dei ragazzi, tramite esperienze di un ‘fare bene comune’; MESO, attraverso un lavoro con scuole e servizi educativi perché segnalino tempestivamente ragazzi a rischio e collaborino nel sostenere il processo attivato, condividendo la necessità di affrontare le fragilità in termini di progettualità educative e non solo prestazionali; MICRO, attraverso la realizzazione di interventi di taglio educativo che favoriscano creazione o sblocco di progettualità individuali paralizzate a causa di sfiducia, insicurezza e fallimento, per consentire ai ragazzi di sperimentare competenze, di fare esperienza di sé positiva/valorizzante.
Si attiveranno azioni:

  • istituzionali/territoriali: costruendo prassi territoriali di intervento e segnalazione, di raccordo e progettazione; promuovendo (tra insegnanti, educatori, operatori..) mentalità condivisa e chiavi di lettura omogenee sull’emergenza educativa definita;
  • nella scuola: inserendo figure educative flessibili e versatili (‘di corridoio’) che lavorino coi ragazzi più fragili, demotivati, a rischio, divenendo figure di riferimento; attivando laboratori pratici/valorizzanti il mattino e il pomeriggio (‘scuole aperte’);
  • al di fuori della scuola: realizzando interventi educativi in strada, laboratori territoriali pratico/espressivi e lavorando sul bisogno di creazione di esperienze pratiche di efficacia per favorire occasioni di aggregazione e cittadinanza attiva;
  • trasversali: ingaggiando autenticamente le famiglie dei ragazzi e co-costruire progettualità nuove; attivando servizi di ri-orientamento motivazionale per ragazzi a rischio dispersione e servizi di accompagnamento/orientamento mirato (in uscita dalle medie), con particolare attenzione ai percorsi professionali (laboratori orientativi in collaborazione con Confartigianato), con coinvolgimento delle famiglie, per favorire emersione di nuove progettualità.

Behind the blackboard