Storie di ragazzi /1 – Il calcio come strumento di crescita

In “Storie di ragazzi” racconteremo le vicende che hanno coinvolto alcuni ragazzi del progetto Astrolabio. Senza nomi e cognomi, senza riferimenti espliciti, senza allusioni. Resta il significato profondo di un’esperienza individuale e dal valore, ci pare, paradigmatico.

Questa è la storia di un giovane ragazzo, di un sabato pomeriggio di svago e un apparente comune litigio tra i banchi di scuola. Se non fosse che quella banale discussione si trasforma in una vera e propria aggressione. L’evento genera nel ragazzo una serie di conseguenze importanti: l’abbandono scolastico, l’impossibilità ad accedere a un percorso formativo mediante tirocini a causa della minore età e non avendo assolto l’obbligo scolastico, l’allontanamento dai gruppi di amicizia devianti, la delusione dei genitori e delle sorelle.

Un turbinio di cambiamenti negativi avvolge il ragazzo a seguito dell’evento, ciò che sembra restare una costante nella sua vita è la passione per il calcio. Ed è proprio dal calcio che il minore inizia il suo percorso di crescita e consapevolezza. Quel ragazzino impulsivo diventa il mister: un punto di riferimento positivo per i ragazzini più piccoli del paese. La scuola, abbandonata precocemente, diventerà il luogo dei laboratori di sensibilizzazione in cui il ragazzo sperimenterà una nuova immagine di sé.

Oggi il ragazzo vede l’evento da un altro punto di vista. Consapevole, responsabile e maturato si approccia a una nuova fase della sua vita.