SCOPRIRE IL BELLO DEL PRENDERSI CURA DI QUALCOSA…O DI QUALCUNO – Ecco cosa abbiamo imparato durante il lockdown

di

L’emergenza sanitaria scaturitasi dalla diffusione del Covid-19 ha colto tutti impreparati. Molti hanno dovuto interrompere o ridurre le proprie attività, altri hanno dovuto trovare nuove strade per continuare ad erogare i propri servizi. Lo stesso è accaduto nel progetto AD HOC. Le attività laboratoriali con i maestri artigiani, i momenti di formazione in assetto lavorativo, gli stage e tutte le altre principali attività in presenza sono state sospese, nell’attesa della riapertura delle scuole. Ma durante tutto il lockdown AD HOC non è venuto meno alla sua missione: accompagnare quotidianamente, con percorsi personalizzati, i suoi ragazzi/e, con la stessa cura e attenzione alla persona di sempre.

I ragazzi di AD HOC hanno infatti continuato a ricevere l’appoggio dei propri educatori e tutor attraverso nuove forme di accompagnamento educativo.  Per i più piccoli, ad esempio, il Manto SCS ha creato un sito dove poter fare quotidianamente i compiti e i laboratori (di cucina, lettura, esercizi motori, disegno etc.) sia in gruppo sia in modalità “1 a 1”.  Per i più grandi, Cometa Formazione ha potenziato i momenti di confronto, sostegno allo studio e, più in generale, del “stare insieme” anche a distanza per confrontarsi e comprendere il senso di tutto ciò che stava/sta accadendo. Le difficoltà sono state molte, soprattutto nella fase iniziale ma la cura e l’attenzione alla persona è continuata con il valore portante di sempre: non lasciare nessuno solo.

L’emergenza sanitaria ha senza dubbio fatto emergere antichi e nuovi problemi ma ha anche dimostrato che con le forme alternative alla presenza (per certi versi mai sperimentate fino ad oggi), se adeguatamente accompagnate da uno sguardo educativo sui bisogni e le specificità di ciascuno (proprio come dice il nome del progetto AD HOC), è possibile continuare a prendersi cura delle persone.

La cura e la personalizzazione sono componenti fondamentali dell’approccio educativo di Cometa, dove si svolgono la maggior parte delle azioni di progetto. Cometa è un luogo che accoglie per educare bambini e ragazzi attraverso la condivisione quotidiana di tutti i loro bisogni, nel segno della bellezza come esperienza possibile. Ciò fa percepire ai ragazzi una preferenza inaspettata, un’attenzione a sé come soggetto unico. Questa cura concretizza processi mentali di inclusione, dove ogni ragazzo, soprattutto se oggetto di “etichette” quindi debole e con poche certezze, via via assume un’immagine positiva di sé congiuntamente alla sensazione interiore di essere autonomo e riconosciuto capace, in grado di affrontare la realtà sociale in quanto “pensato” come protagonista della sua stessa avventura umana.  L’attenzione alla persona e alla sua storia, alle sue specifiche caratteristiche, esigenze, capacità e stili di apprendimento permette di strutturare flessibilmente, personalizzandolo, il percorso, al fine di sostenere ogni ragazzo e di accompagnarlo nel suo cammino di crescita.

È sorprendente vedere che anche i ragazzi di AD HOC, in questo delicato periodo di lockdown, si sono presi a loro volta cura delle loro cose. Ce lo ha dimostrato Margaret, e a seguire tutti gli altri, che per prima ha voluto condividere la foto del suo fiore speciale: il fiore che aveva piantato, insieme agli altri ragazzi di AD HOC, lo scorso autunno durante il laboratorio di orticoltura organizzato da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, e che è sbocciato proprio durante la fase acuta della pandemia.

Margaret ci ha raccontato che «è stato bello prendersi cura del fiore e vederlo a poco a poco sbocciare», soprattutto nei giorni lontana dai suoi amici di Cometa.

Un fiore: la semplice bellezza della vita. La semplice bellezza di prendersi cura di qualcosa. O di qualcuno.

 

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Ripartono i laboratori di AD HOC!

di

Anche quest’anno, nonostante le fatiche dovute alle limitazioni dettate dalla pandemia e alla continua riorganizzazione, sono ufficialmente ripartite le scuole. In presenza!...

INNAMORARSI DELLA CERAMICA… E DI COMO

di

L’atelier di Agnes Duerrschnabel, gemma del saper fare artigiano STORIE DI VITA ARTIGIANA Proponiamo questa settimana l’articolo scritto dalla Fondazione Cologni per...

UNA CASA AD HOC

di

  I RAGAZZI RACCONTANO   Anche nel secondo anno di progetto sono continuati i pomeriggi di cittadinanza attiva dei ragazzi di AD...