Un papà si racconta: dalla realtà al libro, la storia di Giovanni per Affido Culturale

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Affido Culturale è un progetto nazionale selezionato da Con i Bambini per contrastare la povertà educativa minorile  e dedicato prevalentemente alle famiglie. Un modo per far incontrare grandi e piccini e farli vivere insieme esperienze culturali divertenti e formative.

Oggi abbiamo deciso di dare spazio alla voce di un papà. Spesso le pubblicità dedicate al mondo dell’infanzia, si concentrano sulla figura materna. E se qualcuno vi chiedesse di pensare su due piedi a un detto dedicato al papà, tutti quanti andremmo in difficoltà.

Dad and son having fun outdoors.

Così la pensa anche Giovanni Salzano, che si occupa di comunicazione sociale, è papà di due bimbi e zii di altrettanti nipoti. Oltre a questo, poco prima della festa del papà, ha pubblicato il suo libro #12papà.

 

Giovanni Salzano, in maniera ironica e con uno stile incalzante, racconta della sua esperienza di padre di due bimbi piccoli. Qui si ripercorrono tanti luoghi comuni e i classici stereotipi di genitori. Un alternarsi di aneddoti personali, dove Giovanni, autore e giornalista, confessa le sue ansie, la sua inesperienza e la tanta voglia d’amore di padre.

#12papà si può definire «un libro spontaneo, – come spiega lo stesso autore – nato sui social e da quegli stessi social prende il linguaggio e il ritmo. Volevo raccontare da una parte la mia esperienza di papà, dall’altra sfatare un po’ di luoghi comuni sulla famiglia e sui papà costretti al triste appellativo di “mammo” solo perché sono capaci di preparare una poppata o cambiare un pannolino».

 

In questa avventura letteraria, Giovanni è stato costantemente incoraggiato da sua moglie. «Teresa è il “dietro le quinte” di #12papà. Io sono un insicuro cronico e lei mi ha molto supportato e sopportato in questa avventura».

 

Giovanni, da buon papà, rivolge anche una dedica speciale ai suoi figli Gennarino e Nina. «Ogni tanto mi immagino di leggerlo insieme quando anche loro saranno genitori. É una sorta di memoria storica dei primi anni della loro esistenza, un album di ricordi fatto di parole».

Il suo libro, come suggerisce il titolo, è organizzato come un calendario della paternità, diviso in dodici mesi. Ogni mese affronta una tematica genitoriale o come un papà deve sfidare la vita quotidiana accompagnato dai suoi figli

«Mi piaceva – spiega sempre Giovanni – l’idea di accompagnare il lettore nei mesi. Una sorta di time-line di paternità condivisa, di viaggio nel mondo dei genitori».

 

Quando gli chiediamo che tipo di genitore pensa di essere, risponde con la stessa sincerità con cui ha scritto il suo libro. «Sono un genitore come tutti: imperfetto ma tanto innamorato. Non so se sono un buon padre, so però che ce la sto mettendo tutta per esserlo. Un giorno chiederemo ai bambini, ai posteri l’ardua sentenza. Il racconto personale della tua paternità si alterna a considerazioni sulle famiglie disordinate e imperfette contrariamente all’immagine che spesso ci viene regalata dalla TV.

La pubblicità e i media ci propongono una famiglia fatta da colazioni super perfette, case sempre in ordine e bambini ubbidienti. La realtà è un’altra perché ricordiamocelo bene: la famiglia del Mulino Bianco è una fake news».

#12papà è un lavoro che, in un certo senso, raccoglie le voci di tanti papà. Infatti nasce dal confronto con Bar Papà, la più grande comunità blogger di tutta Italia.

«In collaborazione con la casa editrice Ultra, è nata qualche anno fa la prima collana di libri sulla paternità chiamata proprio BAR PAPA’ e che raccoglie le storie e i punti di vista di molti papà. Sono davvero interessanti i titoli della collana da Niente Panico – come sopravvivere alla paternità di Patrizio Cossa, a Papà Travel Experience di Beppe Lamberto che racconta di viaggi tra padri e figli fino a Papà per Scelta dove Carlo e Christian raccontano una bellissima storia di due uomini, due gemelli e una famiglia come tante».

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