Cultura e integrazione: AC parte ad Andria

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La cultura come meccanismo innovativo per l’integrazione. E’ questo uno dei punti fondamentali di “Passpartù – Affido culturale Andria per minori ucraini”, progetto presentato mercoledì 19 ottobre presso l’Officina San Domenico, ad Andria, e promosso da CapitalSud e vincitore dell’edizione 2021 di ‘Orizzonti solidali‘, sostenuto dalla Fondazione Megamark, realizzato in collaborazione con i supermercati A&O, Dok, Famila e Iperfamila.

Saranno coinvolti circa 20 minori ucraini

Il progetto, che tecnicamente è già partito, in questa prima fase curerà gli abbinamenti tra famiglie e ragazzi; poi partiranno le uscite culturali fino a giugno 2023 dove saranno coinvolti circa 20 minori ucraini, ospitati nei vari centri di accoglienza non solo di Andria ma anche dei comuni limitrofi.

Il progetto prevede l’attivazione sul territorio di diversi attori

All’incontro hanno partecipato, oltre al responsabile nazionale di AC Ivan Esposito ed a tanti giovani e associazioni del territorio, l’assessore alla Cultura di Andria Daniela Di Bari, i referenti di progetto dell’associazione Capital Sud Saverio Colasuonno e Rossella Lopetuso, Don Mimmo Francavilla il referente della Caritas diocesana, ente che sta attivando parallelamente un progetto di Affido Culturale finanziato dalla Chiesa cattolica. L’appuntamento è stata anche l’occasione per raccontare la proposta progettuale, la quale prevede l’attivazione di una rete sul territorio tra le realtà che, allo stato attuale, hanno in carico o ospitano minori e famiglie con minori ucraini.  Contemporaneamente, CapitalSud si fa ricettore delle disponibilità delle famiglie andriesi che hanno voglia di partecipare ospitando nelle proprie famiglie i minori con cui partecipare ad eventi e attività culturali. Non un vero e proprio affido ma un laboratorio di integrazione.

L’’ostacolo’ della lingua e dell’offerta culturale

In conferenza si è discusso anche su come affrontare l’’ostacolo’ della lingua, e quindi l’importanza di una mediazione culturale, anche se come si è evidenziato esistono forme d’arte che prescindono dalla lingua come la musica, la danza o la pittura: quindi si è deciso di investire in questa direzione. Per quanto riguarda l’offerta culturale, il progetto nazionale proverà a sostenerne un incremento, puntando soprattutto su AC che è già attivo nella città di Bari.

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