Il ruolo della scuola in AC. E nella società. Si riparte!

di

 

Affido Culturale è un progetto nazionale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa. L’iniziativa è incentrata sui bambini, sulle famiglie, su chi ama fare qualcosa per il loro benessere culturale. E sul loro incontro, organizzando momenti culturali condivisi. In questo progetto, gli istituti scolastici giocano un ruolo di supporto fondamentale.

I docenti, infatti, sostengono il progetto individuando le famiglie adatte a prendervi parte. Presentano loro l’iniziativa e illustrano le modalità di partecipazione. In un secondo momento, le famiglie/persone interessate, incontrano i nostri operatori ed entrano a far parte della nostra comunità con la possibilità di scegliere a quali eventi culturali partecipare.

Andare a scuola ai tempi del Covid

Come accade ogni anno, concluse le feste natalizie, torna a suonare la campanella della scuola ma questo non è un anno come tutti gli altri! A causa della pandemia da Covid la ripresa delle lezioni – così come accaduto anche in settembre – rappresenta un momento molto delicato dal punto di vita gestionale oltre che emotivo.

Il mondo della scuola, in particolare, è sotto l’occhio del mirino non solo di genitori e docenti. Tutta l’opinione pubblica è pronta a schierarsi in merito.
Molte persone manifestano sui social network il proprio punto di vista a favore e contro l’apertura delle scuole, a favore e contro il ricorso alla didattica integrata a distanza, a favore e contro le norme di fruizione degli istituti scolastici.

In pratica tutto e il contrario di tutto.

Un dato oggettivo è che sul territorio nazionale, e spesso anche all’interno delle medesime regioni, si registra un’ampia varietà di situazioni che accendono inevitabilmente il dibattito culturale ma anche emozionale fra i protagonisti: gli studenti, i genitori e i docenti.

Tale situazione, storicamente difficile da affrontare, probabilmente sottolinea ancora di più quanto la scuola costituisca una comunità educante ed inclusiva.

Un antico proverbio africano recita “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”.

Tale detto esprime bene la necessità di cooperazione tra docenti, genitori, alunni e dell’intera società nello sviluppo e nella formazione del futuro.

La scuola è partner essenziale per il successo di AC

Gli insegnanti rappresentano i primi ponti di contatto con le famiglie, di cui conoscono
caratteristiche ed esigenze. Ciò vale sia per quanto attiene alle peculiarità legate all’età e
alla fase di crescita nella quale si trovano i propri studenti sia i bambini e i ragazzi con
bisogni speciali.

La scuola, inoltre, dialoga costantemente con strutture culturali, come teatri e musei,
proponendo modalità alternative al percorso curricolare standard. In questo modo, la
formazione dei ragazzi include linguaggi differenti in luoghi diversi dagli istituti scolastici.
In tempi pre – Covid, i docenti organizzavano periodicamente gite e visite scolastiche.
Oggi, che tutto il mondo affronta la pandemia, vengono suggerite visite e tour virtuali nei
musei, spettacoli in streaming, accesso ai laboratori da remoto. I docenti si sono attivati
nello sperimentare prima e nell’indicare poi nuove modalità di fruizione culturale.

Il ruolo chiave dell’insegnante
L’insegnate ha la possibilità di formare se stesso partecipando ad AC.
Il progetto può essere infatti uno strumento per far lavorare insieme docenti ed esercenti
culturali. Attraverso tale iniziativa i docenti restano costantemente aggiornati sulle nuove realtà culturali attive sul territorio in modo da elaborare – in coordinamento con essi – percorsi formativi integrati.
Allo stesso tempo, gli operatori culturali aprono un confronto costante e attivo con i docenti per una conoscenza migliore e – dall’interno – delle esigenze e delle necessità che i bambini, i ragazzi e le loro famiglie esprimono nel corso dell’anno scolastico per meglio
orientarsi nell’elaborazione della proposta delle proprie attività.

Abbiamo provato ad intervistare i docenti che sono già partner del progetto Affido Culturale.

Nei prossimi giorni ascolteremo il loro punto di vista sul tema scuola ed emozioni al tempo del Covid.

Continuate a leggerci!

Ti potrebbe interessare

Giocare per allenarsi alla vita. Giocarté con Affido Culturale a Roma.

di

Un invito a giocare, adulti e bambini insieme, per allenarsi alla vita perché “I Baobab prima di diventare grandi cominciano con l’essere...

Piccoli Ciceroni raccontano le opere del Museo Archeologico Nazionale di Napoli

di

Si è rinnovato per altri 7 incontri, come le opere della Misericordia, il progetto Affido Culturale a Napoli grazie al sostegno del...

Una giornata tra natura, giochi e buon cibo: Affido Culturale vi porta alla Masseria Sardo con Ludobus Artingioco

di

In questo primo anno di attività sia la Coop Progetto Uomo che la Masseria Sardo hanno aderito ad Affido Culturale, progetto nazionale selezionato...